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PERUGIA - "In tanti siamo qui e tutti in prima linea per difendere i diritti dei cittadini, una unione di forze che vuole smuovere questa 'empasse' che impedisce il completamento di un'opera, la Fano - Grosseto, che costituisce una grande risorsa per l'Italia centrale, un valore aggiunto che permettera' di volgersi verso l'ulteriore sviluppo di questo territorio di mezzo". Per 3 giorni e 2 notti, a partire da questa sera, i presidenti Matteo Ricci (Pesaro e Urbino), Marco Vinicio Guasticchi (Perugia) e Roberto Vasai (Arezzo) occuperanno la galleria di Mercatello sul Metauro, simbolo della "grande incompiuta" dagli anni sessanta. Presenti parlamentari, governatori, consiglieri e assessori regionali e provinciali di Marche, Toscana e Umbria, sindaci di molti Comuni del territorio, presidenti di varie Comunita' Montane, sindacati, associazioni di categoria dell'industria, del commercio e dell'artigianato, imprenditori e produttori locali. Quattro le tende montate nel piazzale antistante la galleria, con circa 30 brandine. I presidenti e i sindaci indossano una maglietta bianca con la scritte 'Guinza 1990 - 2010' e 'Ritratto di un'incompiuta'. L'apertura della manifestazione ha visto gli interventi del presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, di Perugia Guasticchi, di Arezzo Roberto Vasai, gli assessori provinciali di Siena e di Grosseto Marco Macchietti e Fernando Pianigiani, del sindaco di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola, del presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino in rappresentanza delle Cciaa. La scheda L'itinerario E-78 Grosseto-Fano prevede il collegamento tra la strada statale Via Aurelia, presso Grosseto, e l'autostrada A14 presso il casello di Fano. L'esigenza di un collegamento trasversale fra i due corridoi longitudinali tirrenico ed adriatico, nasce gia' alla fine degli anni '60. A tale periodo risalgono, infatti, alcuni dei progetti di massima redatti per la realizzazione dell'intervento. Il tracciato si sviluppa collegando le citta' di Grosseto, Siena, Arezzo, l'asse longitudinale costituito dalla E45 presso Citta' di Castello, la valle del Metauro in provincia di Pesaro e Urbino ed, infine, le citta' di Urbino e Fano, per una lunghezza totale - riferisce un comunicato della Provincia di Perugia - di circa 270 chilometri, di cui il 63% in Toscana, il 5% in Umbria e il 32% nelle Marche. La Galleria della Guinza e' un traforo stradale a canna unica, completato allo stato grezzo ma non ancora aperto al traffico, situato nell'Appennino umbro-marchigiano, quasi al confine con la Toscana. La sua costruzione rientra nel piu' ampio progetto di realizzazione della Strada europea E78, comunemente nota con il nome di Superstrada Fano-Grosseto. Oltre a migliorare notevolmente la viabilita' locale, l'infrastruttura costituirebbe il punto nodale di un asse trasversale oggi mancante tra il versante adriatico e quello tirrenico di questa parte dell'Italia centrale. La galleria ha inizio sul versante marchigiano nel territorio del comune di Mercatello sul Metauro (Pesaro e Urbino, dove il tracciato della costruenda E-78, per ora solo impostato, lascia la valle del fiume Metauro per risalire lo stretto canalone del torrente Sant'Antonio, alla sommita' del quale in localita' Guinza a circa 650 metri di quota e' situato il portale d'ingresso. Dopo un percorso di 5.960 metri il tunnel termina sul versante umbro in localita' Parnacciano, nel comune di San Giustino (Perugia), da dove la strada dovrebbe ridiscendere verso la Val Tiberina. La sua lunghezza ne farebbe il sesto tunnel per estensione in territorio italiano. Il progetto di un traforo a doppia canna attraverso l'Appennino come asse portante della nuova superstrada Fano-Grosseto risale agli anni Ottanta. I lavori per lo scavo del primo tubo, costati circa 500 miliardi di lire, sono cominciati negli anni Novanta e si sono conclusi nel 2004. Da allora i cantieri si sono interrotti a causa dei finanziamenti mancanti per la costruzione del secondo tubo e di indecisioni riguardo al tracciato di collegamento con la Strada europea E45 sul versante umbro. Negli ultimi mesi del 2009 tuttavia il ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli ha promesso la ripresa dei lavori in tempi brevi. Una volta completata, l'opera assicurera' un collegamento veloce tra Marche e Toscana, prendendo il posto dell'attuale e meno agevole percorso culminante nel valico di Bocca Trabaria a 1.049 metri di quota, il quale presenta caratteristiche di strada di montagna. Condividi