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Occupazione della Galleria della Guinza, prima giornata. In tanti, con i tre Presidenti Marco Vinicio Guasticchi (Provincia di Perugia), Matteo Ricci (Pesaro Urbino) e Roberto Vasai (Arezzo) sono presenti alla manifestazione determinata e clamorosa che “vuole” raggiungere l’obiettivo del completamento della ‘Due Mari’, l’arteria stradale trasversale della penisola ritenuta di estrema importanza per lo sviluppo dell’Italia centrale. Sono presenti parlamentari, governatori, consiglieri e assessori regionali e provinciali di Marche, Toscana e Umbria, Sindaci di molti Comuni del territorio (tra questi Città di Castello, S. Giustino e Citerna con i rispettivi gonfaloni), Presidenti di varie Comunità Montane, sindacati, associazioni di categoria dell’industria, del commercio e dell’artigianato, imprenditori e produttori locali. Tutti aderiscono in massa alla protesta di tre giorni che vedrà i presenti passare la notte nelle tende. Nel piazzale antistante la galleria ce ne sono 4 con circa 30 brandine. I Presidenti e i Sindaci indossano una maglietta bianca con la scritte ‘Guinza 1990 – 2010’ e ‘Ritratto di un’incompiuta’. L’apertura della manifestazione ha visto gli interventi del Presidente della Provincia di Pesaro Urbino Matteo Ricci, di Perugia Guasticchi, di Arezzo Roberto Vasai, gli Assessori provinciali di Siena e di Grosseto Marco Macchietti e Fernando Pianigiani, del Sindaco di Mercatello sul Metauro Giovanni Pistola, del Presidente della Camera di Commercio di Pesaro e Urbino in rappresentanza delle CCIAA. Matteo Ricci ha aperto la manifestazione dicendo che, dopo il vertice dei giorni scorsi a Roma con il Sottosegretario alle Infrastrutture Mario Mantovani, la manifestazione va sicuramente avanti “perché – ha detto – alle promesse devono seguire i fatti”. “Tutti insieme dobbiamo ribadire – ha detto Ricci – che è necessario andare allo stanziamento di somme certe. Questa manifestazione proseguirà con altre iniziative finchè l’opera non sarà ultimata. Vogliamo far indignare l’Italia per questo spreco di denaro pubblico e questi ritardi incomprensibili”. “In tanti siamo qui – ha esordito Guasticchi – e tutti in prima linea per difendere i diritti dei cittadini, una unione di forze che vuole smuovere questa ‘empasse’ che impedisce il completamento di un’opera, la Fano Grosseto, che costituisce una grande risorsa per l’Italia centrale, un valore aggiunto che permetterà di volgersi verso l’ulteriore sviluppo di questo territorio di mezzo. Ed è con questa iniziativa che prende concretamente il via il coordinamento degli amministratori dell’Italia Mediana il cui Patto di alleanza fu lanciato proprio a Perugia, nello scorso mese di maggio, dove la richiesta fu quella di un ‘centro federalista e solidale in grado di essere la cerniera per l’unità del Paese’. Il completamento della E 78 costituisce una grande risorsa per il tessuto economico, turistico e culturale, non solo dell’Alta Valle del Tevere, una zona a forte vocazione industriale sicuramente maggiormente penalizzata dalla mancata realizzazione di questa necessaria e strategica infrastruttura, ma dell’intera area centrale della Penisola che continua a soffrire del mancato collegamento dei due corridoi, tirrenico e adriatico. Si tratta di un’opera strategica e necessaria i cui ritardi stanno causando ripercussioni gravi, in particolare sui versanti dell’economia e dell’occupazione”. Tutti d’accordo, anche gli altri intervenuti, sulla necessità di completare l’opera quanto prima e continuare, se necessario, con altre iniziative fino al raggiungimento dell’obiettivo. Condividi