PERUGIA - “La qualità della scuola pubblica è questione centrale del governo regionale dell’Umbria”: lo ha detto la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini, intervenendo questo pomeriggio, a Palazzo Donini, all’incontro promosso dall’assessore regionale all’istruzione, Carla Casciari, con i precari della scuola. Presente anche il dirigente del servizio scolastico della Regione Mario Margasini.
“Sulla scuola non faremo sconti al Governo e come Regione eserciteremo fino infondo tutti i poteri e le funzioni che ci sono attribuite dalla Costituzione. Il sistema scolastico italiano non è stato oggetto di alcuna Riforma, ma solo dei tagli operati dal ministero delle finanze in termini di organici e risorse".
"Le Regioni – ha sottolineato la presidente - hanno sempre sostenuto di essere pronte a fare la propria parte, a patto che si concordassero con il governo le priorità del Paese, come appunto scuola e Università. Oggi invece siamo chiamate a svolgere un ruolo di programmazione in un quadro di crescenti difficoltà, contro le quali siamo pronte a fare una battaglia di resistenza”, anche attraverso la costruzione di “un percorso nazionale nell’ambito della Conferenza Stato Regioni che riporti al centro del confronto le questioni della scuola italiana e quindi del futuro di questo Paese, proprio partendo dal riconoscimento della qualità del diritto allo studio”.
Sul piano operativo Marini ha poi ricordato che la Regione Umbria fronteggiò il taglio dei fondi operato dal Governo nella prima fase di attuazione della riforma con risorse proprie. “Anche quest’anno la Giunta regionale si è impegnata e reperire risorse utili a realizzare progetti integrativi all’offerta formativa scolastica, non sostitutivi di quelli dello Stato, su cui impiegare prioritariamente i precari. Infine – ha annunciato la presidente – stiamo lavorando alla realizzazione di una Conferenza regionale sul futuro della scuola in Umbria, per individuare soluzioni praticabili e concrete attraverso il contributo e l’impegno di tutti i soggetti interessati”.
“I tagli della riforma Gelmini - ha detto l’assessore regionale all’istruzione Carla Casciari – hanno comportato un impoverimento qualitativo e quantitativo della scuola pubblica, non solo in Umbria, e una situazione di allarmante disoccupazione cui ha peraltro corrisposto il peggioramento dell’offerta formativa”.
“I dati forniti dall’Ufficio scolastico regionale per l’Umbria sulle nuove dotazioni organiche del personale per l’anno scolastico 2010/2011 fanno emergere – ha detto l’assessore - un quadro preoccupante, con una riduzione di 313 posti da docente e di 225 di personale ATA. La Regione Umbria – ha proseguito – continuerà ad impegnarsi in tutte le sedi per vedere riconosciuto il diritto dei cittadini ad una istruzione di qualità ed il riconoscimento delle competenze acquisite dal personale che opera nella scuola".
"Quest’anno – ha proseguito Casciari – grazie all’impegno delle istituzioni è stato possibile mantenere aperti i plessi scolastici dei territori montani e marginali, ma la quasi certezza dei tagli anche per la terza annualità della riforma ci deve far pensare ad interventi mirati rispetto ad una situazione che potrebbe essere, per il prossimo anno, di vera e propria emergenza. Per questo - ha concluso Casciari – stiamo anche lavorando alla ridefinizione di criteri e priorità per l’assegnazione delle risorse previste dal Piano triennale di diritto allo studio, così da adeguarlo e da renderlo più rispondente alla mutata situazione”.
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