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ASSISI (Avi News) – Un incontro per discutere del progetto di realizzazione di un impianto fotovoltaico su oltre due ettari di terreno a Piandarca. È quello che si è tenuto oggi, martedì 14 settembre, nella sala della Conciliazione del Comune di Assisi, alla presenza del sindaco Claudio Ricci, della ministra regionale dell’Ordine francescano secolare, Maria Blasucci Ciri, di padre Enzo Fortunato, portavoce del Sacro convento di Assisi, di don Maurizio Saba, vicario del vescovo Domenico Sorrentino, del presidente del comitato di cittadini di Piandarca, Ottaviano Turrioni, e dell’assessore provinciale all’ambiente e al turismo, Roberto Bertini. Un incontro per presentare le varie istanze di chi si dice contrario all’installazione di un tale impianto in un luogo caro al francescanesimo, visto che la storia e la tradizione (oltre al noto dipinto di Giotto) danno Piandarca come il luogo in cui san Francesco fece la famosa “predica agli uccelli”. “Abbiamo profondo rispetto per le decisioni prese da un’amministrazione comunale diversa – ha spiegato il sindaco Ricci -, visto che Piandarca insiste sul territorio di Cannara. E ribadiamo quindi come questa riflessione su un territorio non di nostra competenza amministrativa sia solo, da parte nostra, un’osservazione di carattere urbanistico e culturale”. “Assisi, il suo centro storico e il complesso basilicale – ha spiegato Ricci anche in qualità di presidente delle città e dei siti italiani patrimonio mondiale dell’Unesco – sono stati dichiarati patrimonio dell’umanità. Ma l’Unesco ha anche previsto che ‘altri siti francescani’ rientrino sotto la sua tutela: quei luoghi cioè che siano collegabili con episodi della vita di san Francesco”. Per questi motivi, l’amministrazione comunale di Assisi, pur nel rispetto delle competenze del Comune di Cannara, ha chiesto “un ripensamento significativo dell’opera”. “Considerando che l’Unesco – ha ribadito Claudio Ricci - intorno ai siti sensibili consiglia di individuare una ‘fascia di rispetto’, libera da ogni intervento, definita tecnicamente Buffer Zone, si potrebbe pensare a rimodulare l’impianto in un altro luogo, con minori dimensioni più consone al paesaggio, da cui si avvistano molti luoghi umbri”. Spera quindi in una “chiarificazione” e in una “conciliazione” delle parti la ministra Blasucci Ciri, che ha spiegato come l’Ordine “non sia contrario alle energie rinnovabili”, ma che si debba “evitare la deturpazione di un luogo così importante per il francescanesimo, che va invece salvaguardato dalle speculazioni”. Simili posizioni sono state espresse anche da don Maurizio Saba (che ha ripreso le parole del vescovo Sorrentino) e da padre Enzo Fortunato, che si è detto favorevole “a sorella tecnologia”, ma con “l’auspicio che si pensi ad un altro luogo”. Mentre in effetti, il sindaco di Cannara ha già avanzato una proposta alternativa, si è detto soddisfatto della posizione presa dalla Provincia di Perugia e dal suo presidente Marco Vinicio Guasticchi il comitato spontaneo di residenti di Piandarca. “Noi crediamo molto nelle energie alternative e nella green economy – ha chiarito l’assessore Bertini -, ma pensiamo sia necessaria una maggiore attenzione ai luoghi turistici, storici e religiosi di cui l’Umbria abbonda. La Provincia ha un ruolo da regista, da notaio riguardo alle autorizzazioni, ma crediamo che ci sarà bisogno di un esame molto più approfondito della questione. Sarà quindi la Conferenza dei servizi a decidere o meno la revoca dell’autorizzazione per la realizzazione dell’impianto”. Condividi