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di Daniele Bovi Ventiquattro ore dopo la mezza doccia fredda di ieri l’analisi non cambia. Il pareggino per 1-1 nella prima partita al Curi contro lo Scandicci “è stato – osserva il tecnico Battistini – oggettivamente deludente. Ci possono essere tante attenuanti, ma fatto sta che mentre pensavamo ad un passo avanti è arrivata, invece, una prestazione come quella di ieri. Quel contropiede (che ha generato il pareggio dei toscani, ndr) non si doveva prendere”. La cosa che al momento preoccupa di più lo staff biancorosso è la mentalità. L’involuzione caratteriale mostrata ieri nella seconda parte del match fa dire a Battistini che “molti giocatori non hanno capito la categoria: non possiamo pensare solo di usare la tecnica”. Tradotto, serve più grinta, meno ricami e più sostanza. “Sabato – aggiunge – sarà una partita complicata: non è il momento di essere bellini. In questa categoria non bisogna avere ansia ma occorre essere pratici e realisti”. Sul piano psicologico secondo l’allenatore biancorosso occorre che i senatori della squadra “siano i trascinatori” mentre per i più piccoli “c’è bisogno di più leggerezza, di più divertimento”. Certi orrori visti ieri infatti sono imputabili più alla pressione che una piazza come Perugia mette che alle carenze tecniche. “Qualcuno, sia dei grandi sia dei piccoli – sostiene Battistini –, è mentalmente bloccato”. Tatticamente però il tecnico dei Grifoni ammette che ancora il bandolo della matassa “e l’equilibrio definitivo” non sono stati trovati: “Però – commenta Damaschi – occorre trovarlo al più presto. Più punti perderemo e più fatica faremo”. Per battere sabato prossimo il Group Castello, reduce dalla quaterna subita in casa ad opera del Castel Rigone, le migliorie da apportare non riguardano certo l’attacco: qui il problema, semmai, è dare palle decenti a Bartolini, Frediani o Corallo. L’ex eugubino schierato a sinistra nel 4-3-3 visto negli ultimi quindici minuti è stata una mossa, dice Battistini, “per cercare più equilibrio e perché non mi andava di prendere un altro gol con un 4-3-1-2”. Come ha detto seccamente ieri Franco Fedeli, i guai “sono dalla cintola in giù”. A centrocampo intanto oggi è da registrare il tesseramento di Pandolfi, esterno sinistro classe ‘91 proveniente dalla Civitanovese di cui si parla un gran bene. “E’ un esterno offensivo – dice mister Battistini – che gioca indifferentemente a destra o a sinistra in un 4-4-2 o in un 4-3-3. Prevalentemente però ha giocato a sinistra”. A centrocampo invece, “che in D – sostiene il tecnico – è la zona più trafficata e con più fisicità, occorre tempo per pensare e calma”. Con i giovani che finora non hanno mostrato il loro potenziale, la società è alla ricerca di un uomo che faccia fare al reparto il salto di qualità. “Qualità, geometrie e carisma” è infatti ciò che a Pian di Massiano si va cercando. I telefoni ribollono, il ds Arcipreti chiama il presidente pure in conferenza stampa ma ancora il nome giusto non è stato trovato. Sul piatto rimangono quelli di Quadri e D’Antoni. “E comunque – dice Damaschi – su internet c’è una lista di svincolati. Andatela a vedere e capirete chi può fare al caso nostro”. Per tutto il corso della settimana Battistini non vorrà attorno a lui e alla squadra occhi indiscreti. Perciò quasi tutti gli allenamenti, al di là di quelli di domani mattina e di giovedì pomeriggio, saranno a porte chiuse: “Il motivo? Voglio stare – sostiene il mister – concentrato coi miei ragazzi”. Condividi