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di Daniele Bovi Un Perugia già in versione natalizia regala un punto allo Scandicci prendendo un gol in contropiede “non molto bello da vedere”, come commenterà poi in sala stampa il tecnico dei Grifoni Battistini. La delusione dello staff biancorosso, in primis del presidente Damaschi, è palpabile: “Fare analisi a caldo – dice – è difficile: fatto sta che il secondo tempo non abbiamo giocato. Spero, e credo, che sia più un problema di testa che di gambe. Anzi, direi che la testa è la cosa che mi preoccupa di più”. Nel secondo tempo infatti, come detto, un Perugia convinto già di aver incamerato i tre punti decide di non scendere in campo e, visto il rigore negato ai toscani al 32' del secondo tempo (fallo netto su Gucci), è andata pure bene. Gutili, tecnico dei toscani, gongola: “Un gran punto legittimato da una prestazione importante dei miei uomini”. Rispetto a Sansepolcro poi, dove i Grifoni hanno raddrizzato per due volte la partita, oggi è mancata anche la reazione: “Sull'uno a uno – commenta amaro Damaschi – mi aspettavo una reazione che non c'è stata”. Con l'innesto di Corallo al posto di Trezzi Battistini schiera per 15 minuti un 4-3-3 con l'ex eugubino esterno sinistro che non produrrà molti risultati: “Perché – dice Battistini – non ho messo Corallo centrale? Perché in fondo al campo per buttare dentro cross non ci arrivavamo mai, così ho provato a dare un po' di vivacità sugli esterni. Un ruolo, per la verità, in cui Corallo ha giocato spesso”. “La squadra – dice invece Damaschi – era troppo lunga e troppo larga. Fatto sta che bisognava vincere e convincere e non abbiamo fatto nessuna delle due cose. Per i primi due o tre mesi avevamo messo in conto le tribolazioni, però oggi c'è da dire che rispetto a Sansepolcro c'è stata una involuzione. C'è un problema di personalità”. Cosa su cui concorda lo stesso tecnico Battistini, secondo il quale il punto di oggi “è stato un passo indietro: continuiamo a regalare gol non molto belli da vedere”. Al fondo dunque c'è anche un problema di gestione della palla e delle situazioni di gioco: “Che dire, sull'uno a zero abbiamo preso un contropiede due contro due. Manca cattiveria agonistica e serve più cuore in mezzo al campo”. Le responsabilità del pareggio stanno anche sulle spalle di capitan Goretti, che ha giocato un buon primo tempo facendo il suo e dando il la alle azioni più pericolose della squadra. Nel secondo tempo però, come ammette lo stesso Goretti, le gambe sono mancate e per Gucci è stato un gioco da ragazzi saltarlo in velocità: “Meritavamo di vincere – commenta Goretti – e invece ci hanno beccato nell'unica azione pericolosa. Eravamo messi male, la palla mi è passata sopra e non c'è più stato nulla da fare. Il mio calo nel secondo tempo? Diciamo che non mi sentivo fresco come una rosa anche a causa di un campo molto pesante”. E così quella di sabato prossimo a Città di Castello contro il Group diventa già “una partita delicata: “Sabato sarà ora – dice il mister – di far vedere un calcio migliore rispetto a quello fatto vedere oggi”. “Certo – dice Goretti – se oggi avessimo vinto sarebbe stata una settimana più serena”. Rispetto alla ormai cronica mancanza di qualità a centrocampo, Damaschi dice chiaramente che “se capiterà l'occasione giusta la sapremo cogliere, ma comprare tanto per comprare non ha molto senso”. Più tranchant invece il giudizio di Franco Fedeli sulla prestazione di oggi: “La prima in casa l'abbiamo steccata, chi deve fare la differenza non la fa. Cosa dobbiamo rivedere? Dobbiamo rivedere dalla cintola in giù. Forse abbiamo avuto paura dell'impatto col Curi, fatto sta però che non abbiamo mostrato grinta”. Condividi