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Riceviamo e pubblicchiamo la nota dell'Ufficio Stampa del Comune di Magione, pervenuta alla nostra redazione. “Una famiglia in guerra. Lettere e scritti (1939-1956) di P. e F. Calamandrei” a cura di Alessandro Casellato, edizioni Laterza vince l’undicesima edizione del Premio letterario nazionale “Vittoria Aganoor Pompilj” promosso dall’Amministrazione comunale di Magione (PG), Assessorato alla cultura. Il premio, che consta di due sezioni, vede riservata la prima “ad opere in lingua italiana nelle quali vengano pubblicati carteggi e/o corrispondenze epistolari di figure eminenti in ambito artistico, culturale, letterario o scientifico della società italiana. I carteggi e/o gli epistolari devono essere stati trascritti e curati seguendo rigorosi criteri filologici dichiarati dal curatore” La giuria della prima sezione, composta da: Clara Sereni (scrittrice) presidente; Adriana Chemello (Docente di Letteratura Italiana all’Università di Padova); Claudia Minciotti (già docente di Storia del Risorgimento Università degli Studi di (Perugia); Isabella Nardi (docente di Critica letteraria Università degli Studi di Perugia); Mino Lorusso (giornalista); Domenico Coletti (giornalista) Mario Squadroni (Soprintendente ai Beni archivistici dell’Umbria), ha assegnato il premio con la seguente motivazione: «Si tratta di un pregevole lavoro di raccolta e studio di testi documentari (lettere, discorsi, esercizi vari di scrittura, tutti accuratamente annotati), attraverso i quali il curatore delinea la vicenda umana, privata e politica insieme, di Piero e Franco Calamandrei, noto giurista liberal-socialista l’uno, il padre, giovane gappista romano e poi dirigente del PCI l’altro, il figlio. Al centro del quadro Casellato pone appunto Franco (Il figlio comunista si intitola non a caso l’ampio saggio introduttivo) e il suo faticoso passaggio attraverso la "linea d’ombra" di una generazione e di una intera nazione, perché "l’antifascismo dei padri e quello dei figli continuano ad essere due cose diverse e non comunicanti". Come ben ricostruisce Castellato, con grande partecipazione e solidarietà intellettuale, Franco, schiacciato dalla figura pubblica paterna, dopo aver sperato in una totale palingenesi rivoluzionaria, si troverà a passare il resto della vita adulta nell’ingranaggio della macchina del partito, spengendo illusioni e ambizioni giovanili, incapace di esorcizzare una volta per tutte l’ingombrante eredità paterna. L’edizione, ottimamente organizzata, è anche arricchita da un piccolo apparato iconografico di foto e disegni». Per la seconda sezione la giuria composta da: Vittoria Bartolucci (poetessa), Patrizia Ciminati (Associazione La Valigia Blu: destinazione poesia), Francesco Girolmoni (Biblioteca Comunale “Vittoria Aganoor Pompilj”), Giuseppina Marcantoni (responsabile Ufficio Cultura del Comune di Magione), Luigina Miccio (giornalista), Giacinto Olivelli (Associazione Villa Aganoor Pompilj) ha selezionato tre lettere inviate da Paola Francesca Iozzi, da Montefalcone Appennino (FM), Michele Mattaioli da Magione e Giampiero Mirabassi da Perugia tra le cinquanta arrivate per questa edizione. Domenica 12, giorno della cerimonia di premiazione, verrà reso noto il nome del vincitore. La seconda sezione è riservata a componimenti inediti sotto forma di lettera, su un tema stabilito annualmente. Il tema dell’edizione 2010 è “… e ancora ho gli occhi pieni di quelle cose meravigliose”. Condividi