perugia tifosi.jpg
di Daniele Bovi Per vincere non basta chiamarsi Perugia e portare il Grifo sul petto. E così nell’esordio in serie D il Perugia di Battistini, tutto cuore e grinta, riagguanta i padroni di casa del Sansepolcro (doppietta di Ferri Marini) al 42esimo con Corallo, entrato appena nove minuti prima al posto di Bartolini. Alla fine però Battistini e il patron Damaschi sono soddisfatti: “Il pareggio – dice il tecnico – è giusto anche alla luce delle due traverse colte da Frediani (tutte e due su calcio di punizione, ndr)”. In difesa invece le cose non funzionano. Un rigore, ingenuo, due gol e tante occasioni per i biturgensi: “E’ chiaro – ammette Battistini – che bisogna migliorare. Alcuni ragazzi che nel pre campionato hanno fatto bene oggi ad esempio sono mancati. Così come è evidente che la difesa rappresenta la nota meno lieta della giornata. Certi errori non possiamo permetterceli”. A piacere all’ex tecnico del Sansepolcro invece sono la voglia e la grinta messa in campo dai Grifoni: “E nel finale – dice il mister riferendosi al mancato 3-2 di Corallo – abbiamo pure rischiato di vincere. I miei ragazzi sono stati bravissimi a raddrizzare per ben due volte la partita e a sfiorare la vittoria”. Una vittoria che, per la verità, sarebbe stata una punizione troppo pesante per il Sansepolcro. “Loro – ammette Battistini – hanno fatto una partita spettacolare facendo quello che dovevano fare: aspettarci per poi ripartire. Noi non abbiamo fatto una partita straordinaria, ma chi pensava di fare passeggiate per 4-0 in tutti i campi pensava male. Comunque quello di oggi è stato un buon banco di prova”. Il fattore psicologico è invece al centro del ragionamento di Damaschi: “Quello di oggi è un risultato – dice - che si può leggere in molti modi, ma alla fine noi abbiamo grandi margini di miglioramento. E’ chiaro però che essere sempre costretti a vincere qualche problema lo pone. Diciamo che oggi il bicchiere è mezzo pieno”. E se lo dice uno che di mestiere fa anche il ristoratore bisogna crederci. La posta divisa a metà fa felice anche Devis Crema, numero uno dei bianconeri e, nel periodo più buio del Perugia di Covarelli, accostato alla proprietà del sodalizio di Pian di Massiano: “Credo – dice – che il pareggio sia il risultato giusto, anche se noi siamo stati superiori dal punto di vista dell’organizzazione. Noi però un Frediani non ce l’abbiamo, ma ci mettiamo un grande cuore”. E il Perugia? “Ancora – commenta – non è al livello della sua tifoseria, ma presto lo sarà”. Condividi