M.C.
L'ipotesi che Quadri possa tornare a vestire la casacca biancorossa, è abbastanza concreta. Che il giocatore vivesse già da un pezzo ai margini della società laziale è noto, come legittime sono le sue aspirazion,i di riuscire a trovare una collocazione tra i "Pro", se non in una seria A straniera. Così non è stato, ed ora, insieme con altri giocatori, tra cui Correa e Manfredini, per citare qualche nome conosciuto, aspetta l'evolversi degli eventi.
Scendere tra i dilettanti, non è certo il sogno di un calciatore, con un buon passato, soprattutto in C1, e con qualche apparizione in B, come quello di Alberto Quadri, un giocatore sicuramente ancora in grado di poter dire la sua, visti i soli 27 anni e la sua classe che abbiamo potuto apprezzare pochi anni fa. Crediamo, tuttavia, che il desiderio di riproporsi in un palcoscenico importante, quale quello di Perugia, dopo l'esperienza di Taranto, nello scorso anno, difronte ad un pubblico che lo ha sempre apprezzato, e che serba un buon ricordo di lui, possa indurre Quadri ad accettare il "declassamento" in serie D, a condizione che sia per un solo anno e magari vissuto da protagonista. Un centrocampista del suo spessore, accanto a Mocarelli, e con alle spalle Goretti, conferirebbe al Grifo sicuramente uno "status" da prima della classe, e non solo in serie D.
Ci auguriamo che Quadri possa presto aggregarsi alla rosa del Grifo e che, con l'arrivo magari di un forte sottoquota come esterno alto, l'organico messo a disposizione di Battistini, si riveli completo ed in grado di offrire al tecnico varie soluzioni tattiche, con uomini in grado di ruotare o di avvicendarsi durante il campionato, o a partita in corso, senza per questo diminuire il potenziale della squadra o renderla meno competitiva, nel caso di qualche assenza forzata, a causa di squalifiche ed infortuni.
Passando ad altro, è di ieri la nota del Sindaco Boccali che, nel formulare gli auguri dell'intera amministrazione per futuri e auspicabili prossimi successi calcistici, invitava tutti a smorzare i toni delle polemiche, evitare di fare della dietrologia e a stringersi intorno alla squadra. Ora, detto che il pubblico perugino ed i tifosi biancorossi, sottoscrivendo più di 1300 tessere, la loro parte l'hanno fatta, mandando un messaggio di amore e attaccamento forse inatteso da molti, e non devono dimostrare niente a nessuno. Il Sindaco Boccali, non può pensare che l'opinione pubblica non possa comunque essersi fatta un'idea diversa da quella che lui propone, ovvero: l'ineluttabilità del caso che ha voluto che non ci fosse nessun interlocutore serio o imprenditore disponibile a rilevare il Perugia in C e salvare la categoria. Non si tratta di fare dietrologia, ma di prendere atto, e constatare amaramente, che il Perugia non è più tra i "Pro" e che forse tutto quello che si doveva o poteva fare non è stato fatto.
Nessuna "colpa" manifesta o "accusa" diretta nei confronti di alcuno, personaggio del mondo delle istituzioni o di quello imprenditoriale che sia, per carità, tuttavia "rumors" e brontolii, vorrebbero interessi particolari intorno a certe aree destinate a futuri sviluppi edilizi, ed un Perugia in C, avrebbe condizionato il tutto con l'esistenza del "Progetto Curi", ostacolando il piano di chi avrebbe interesse a costruire ed utilizzare volumetrie con altre destinazioni d'uso.
Fantasie? Illazioni gratuite? Attacchi orchestrati da interessati avversari politici? Un boutade estiva? Maldicenza e "dietrologia", come invita a ritenere il Sindaco? Chissà? Tanto, come sempre, prima o poi i nodi verranno al pettine e qualcuno, allora, semmai, dovrà dare una spiegazione di quanto accaduto. Non vorremmo ritenere fondata l'ipotesi di qualcuno che abbia orchestrato un fallimento programmato, per fini di lucro o di opportunismo politico-imprenditoriale, anche perché riteniamo che l'attuale società ed i suoi interpreti non sono nemmeno solo minimamente coinvolti in un simile scellerato "delitto" o legati a qualsivoglia partito della D. Ma stentiamo a credere che tra i tanti ospiti che hanno percorso le scale di Palazzo dei Priori ci fossero solo "quaquaraquà", e nessuno in grado di prendere il Perugia e salvare la categoria, avendo soldi e capacità.
Abbiamo difficoltà a crederlo, visto che poi alcuni soggetti hanno rilevato altre società di calcio. Se non ci sono riusciti a Perugia, è stato solo forse colpa del fato o di un periodo di congiuntura negativa, o di costi fallimentari troppo alti? È una domanda alla quale gradiremmo che il futuro ci riservasse una risposta.
Un saluto ed un "Forza Grifo, vinci per noi", per oggi.
Recent comments
5 anni 5 weeks ago
5 anni 10 weeks ago
5 anni 10 weeks ago
5 anni 10 weeks ago
5 anni 11 weeks ago
5 anni 11 weeks ago
5 anni 11 weeks ago
5 anni 11 weeks ago
5 anni 12 weeks ago
5 anni 12 weeks ago