Quartetto Borodin.jpg
CITTA' DI CASTELLO - Un appuntamento con la storia della musica, piu' che un semplice concerto da camera: e' stato tutto questo la performance del Quartetto Borodin, andata in scena ieri sera a Citta' di Castello nella chiesa di San Francesco, con il supporto di Enel, nell'ambito del Festival delle Nazioni. In una edizione dedicata alla Russia, il quartetto moscovita ha giocato in casa presentando un programma tutto dedicato a Tchaikovsky, Rachmaninov e naturalmente Borodin, da cui il complesso ha preso il nome dieci anni dopo che si era formato come Quartetto del Conservatorio di Mosca. Parlare di storia della musica non e' esagerato. Il Quartetto Borodin e' nato nel 1945, uno dei primi segnali della volonta' del popolo russo e dell'allora Unione Sovietica di scrollarsi di dosso le ceneri della seconda guerra mondiale e di ripartire aggrappandosi anche alla propria tradizione culturale. In 65 anni di carriera ovviamente si sono succeduti nella formazione molti musicisti, e oggi nessuno dei quattro membri originari ne fa parte. Come succede pero' alle grandi formazioni da camera, resta, come se fosse una sorta di codice genetico, una sostanziale continuita' stilistica ed ovviamente una straordinaria dimestichezza con il repertorio di riferimento. Tutte qualita' che sono apparse evidenti anche nel concerto di Citta' di Castello, uno dei fiori all'occhiello dell'edizione 2010 del Festival delle Nazioni. Sono stati eseguiti, di Tchaikovsky, il Movimento di quartetto in si bemolle maggiore ed il Quartetto n.1 in re maggiore, brano in equilibrio tra pathos e raffinatezza; di Alexander Borodin, il Quartetto n.2, dono di nozze alla moglie per il ventesimo anniversario di matrimonio; di Rachmaninov, Romance, caratterizzata da melodie profondamente espressive e comunicative, addirittura cantabili. Infine, bis ancora di Borodin e Stravinskij. Il concerto era organizzato con la partnership di Enel, azienda che da anni e' uno dei principali sponsor del Festival delle Nazioni nell'ambito delle attivita' ''Energiaper'', il programma che sostiene la musica, la cultura e l'arte. Condividi