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L'AQUILA - Dopo la grande paura di ieri (con quattro scosse di cui la piu' forte di magnitudo 3.6), la terra, al confine tra l'Aquilano ed il Reatino, stanotte ha tremato tre volte. La prima scossa, registrata all'1,02 e' stata di magnitudo 2.3. Secondo i rilievi dell'Ingv, il sisma si e' verificato a 6,3 km di profondita' e le localita' prossime all'epicentro sono state Borbona e Cittareale nel Reatino e Cagnano Amiterno e Montereale nell'Aquilano. All'1,50 la replica: stesso epicento ma intensita' piu' elevata, 2.8. Alle 3,20 l'Alto Aquilano e' stato scosso per la terza volta (magnitudo 2.1). Molta gente, stanotte, ha dormito fuori. Sono tornati in funzione tende private, contanier e tende della protezione civile. Ieri c'e' stata una riunione tecnica del Comitato provinciale per la sicurezza e l'ordine pubblico, allargato ai Sindaci dell'Alta Valle dell'Aterno, convocata dal prefetto, Giovanna Maria Iuarato. Gli amministratori hanno chiesto il monitoraggio continuo dello sciame sismico, ma anche la possibilita' di installare di nuovo tendopoli. La Iurato ha assicurato risposte nelle prossime ore. Il presidente della Regione Abruzzo, e Commissario delegato per la Ricstruzione, sempre nel pomeriggio di ieri, ha chiamato a raccolta tecnici e funzionari della Protezione civile regionale, confermando la piena funzionalita' della sala operativa. Il sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, dal proprio canto, ha emesso l'ordine di fermo dei cantieri, aperti in citta' e nella frazioni ed impegnati in lavori di messa insicurezza, fino a domani compreso, per motivi precauzionali. Le scosse, si apprende, non hanno provocato danni a cose o feriti. Ma il centralino dei Vigili del fuoco da ieri e' bollente. Condividi