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Per primi noi di Rifondazione Comunista di Assisi sin dall’8 gennaio scorso abbiamo posto il problema dell’inquinamento delle acque di falda nel territorio assisano, quindi ci preme di provare a fare una minima chiarezza sulla questione che ormai è diventata intollerabile. L’atteggiamento rassicurante del sindaco Ricci a proposito di un fenomeno così rilevante per la salute pubblica è fuori luogo ed appartiene agli atteggiamenti di una politica dell’ottimismo a tutti i costi che non serve assolutamente alla cittadinanza. Le acque captate nel comune di Assisi vengono convogliate ed utilizzate sia per uso potabile pubblico che per quello domestico privato. L’uso pubblico è addirittura di rilevanza regionale perché alimenta buona parte del sistema di approvvigionamento dell’Umbria. Contrariamente a quanto bonariamente dichiara il sindaco di Assisi, che fa riferimento soltanto all’inquinamento di un unico pozzo, la situazione dell’area contaminata dal tetracloroetilene è molto più vasta. Esiste infatti una quasi certa sorgente di contaminazione rilevata in numerosi pozzi a S.M.Angeli, con concentrazione di contaminanti superiore a centinaia di volte il limite di potabilità delle acque. Una diffusione della contaminazione diretta verso Tordandrea e verso Bastia Umbra, interessando di conseguenza un vasto territorio e tutti i pozzi presenti. Questa nuova area che è stata rilevata dall’Arpa Umbria negli ultimi mesi si aggiunge a quella già ampiamente da noi denunciata nel mese di gennaio nel territorio compreso tra Torchiagina e Petrignano. Alla luce della situazione descritta, ci pare che gli atteggiamenti rassicuranti del sindaco Ricci siano al quanto leggeri, pericolosi ed inadeguati alla risoluzione del problema. La Regione Umbria intanto ha avviato le procedure sulla base delle normative vigenti, per valutare la natura e l’entità della contaminazione. Questi elementi sono necessari per organizzare l’attività di bonifica dei siti contaminati e garantire la qualità dell’acqua pubblica distribuita dall’acquedotto ed anche di quella delle utenze private domestiche. Ma per risolvere questa situazione che ormai è divenuta emergenza, occorre la collaborazione chiara e fattiva dell’amministrazione comunale, quindi non è utile alla causa nascondere come fa il sindaco le vere dimensioni ed entità dell’area inquinata. Per questo chiediamo al sindaco Ricci di riferire alla cittadinanza la realtà della questione e soprattutto quanto intende mettere in campo e come per la risoluzione definitiva del problema. Per il Circolo della Rifondazione Comunista di Assisi Segretario Francesco Di Lascia Responsabile dell’Organizzazione Franco Cesario Responsabile Area Ambiente Roberto Checcucci Condividi