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FOLIGNO - Successo di critica e anche di pubblico per la prima edizione della ''Partita Bianca'' svoltasi allo Stadio di Foligno. Tutti, i 22 giocatori e l'arbitro hanno giocato in maglia, calzoncini, calzettoni e scarpini rigorosamente bianchi. Due squadre ma in realta' un'unica formazione scesa in campo per dare vita ad un'opera d'arte-sociale fortemente voluta dall'ideatore, l'artista romano Gianni Piacentini, dalla Provincia di Perugia, dall'associazione sportiva Vis Foligno, dal Comune di Foligno, dalla Casa dei Popoli e dal Foligno calcio, per la regia dell'associazione culturale ''Via Industrie''. Al di la' del risultato, i 22 giocatori hanno dimostrato - come previsto dall'artista - che lo sport si puo' vivere e giocare senza la discriminazione razziale, gli odi e la violenza sprigionata dai campanili. Per Piacentini ''il bianco delle divise vuole essere invece un ritorno alla purezza del gioco e dei rapporti tra i popoli''. Molti i calciatori stranieri presenti in campo a significare l'integrazione nella citta' di Foligno. Presente l'assessore alla Cultura della Provincia di Perugia, Donatella Porzi. ''Abbiamo accolto con favore - ha spiegato - la partita Bianca perche' arriva in concomitanza con l'inizio dei campionati regionali e nazionali che vedranno ovviamente tante societa' umbre impegnate. Il nostro messaggio e' chiaro, no alle discriminazioni di qualsiasi tipo, no alla violenza negli stadi, si' allo sport pulito, agonistico e dove il risultato fa classifica ma il rispetto fa gli uomini-atleti''. La Vis Foligno - societa' calcistica che milita in Seconda Categoria - ha adottato come terza maglia: quella bianca anti-violenza. Che potra' essere utilizzata in caso di alcuni eventi sportivi dove si vorra' lanciare ancora una volta un messaggio etico. Condividi