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di Marco Casavecchia In cantiere una modifica del modulo, 4-4-2, tanto caro a Battistini. Per motivi contingenti, ovvero la squalifica di Trezzi e la probabile assenza di Goretti, che riprenderà ad allenarsi solo in settimana, il tecnico dovrà giocoforza modificare lo schieramento biancorosso. Probabile si passi al modulo che ha permesso, nel secondo tempo, di giocare un po' meglio e di vincere con la Pontevecchio, un 4-3-1-2 (o un 4-2-3-1?), con gli innesti di Benedetti, in mediana accanto a Mocarelli e Pupeschi, in difesa, al posto di Rampi, che è apparso un po' sotto tono, probabilmente per il colpo al tallone rimediato in settimana. Battistini, quasi sicuramente, riproporrà comunque Fiordiani dietro le punte, o da solo, o con accanto due centrocampisti esterni. Dopo le dichiarazioni di Fedeli, nel post partita di domenica, e dopo il summit tecnico, appare certa la necessità di operare sul mercato, per acquisire un esterno d'attacco (sottoquota) di qualità, capace di saltare l'avversario e di portarsi al cross, magari da scovare nelle formazioni Primavera di qualche società di serie A o B, (se funziona l'occhio di Fedeli, come lo è stato per Zanchi, c'è da star sicuri che chi arriverà, saprà fare la differenza). Al momento la posizione di Trezzi, accanto a Mocarelli, non sembra in discussione; tuttavia, la sua prova da regista non è apparsa convincente ai più, quindi, al giocatore, verrà data ancora qualche chance per valutarne appieno la possibilità di impiego in quel ruolo, ma non è improbabile che si dovrà tornare sul mercato per sistemare il centrocampo del 4-4-2, sul quale Battistini punta molto. Tra breve non sarà difficile reperire un centrocampista di qualità, tra i numerosi "senza contratto" in cerca di ingaggio. Operazione "esodo": qualcuno comincia a rendersi conto che i "campetti" dell'Umbria, difficilmente riusciranno ad ospitare i tifosi biancorossi migranti. Sono alla studio le soluzioni più disparate: dalle tribunette volanti, allo spostamento delle gare in sedi più idonee (bisogna vedere per chi o che cosa), alla "contingentazione" dei biglietti, perfino al blocco delle trasferte con divieto di vendita dei biglietti ai non residenti. Personalmente, ancora più convinti della scelta infelice di mettere tutte le umbre insieme per meri motivi di cassetta, suggeriamo un ipotesi nemmeno tanto peregrina e intuita già dallo stesso Presidente della Pontevecchio, Monsignori: quando possibile giochiamole tutte al Curi. Si desidera far cassetta? Ebbene, che c'è di meglio che spartirsi una cospicua dote in euro, portando (come accaduto domenica scorsa) un paio di migliaia di spettatori nell'unica struttura capace di ospitare un evento sportivo senza rischi e senza dover adottare cervellotiche alchimie? Il Deruta suggerisce, come sede, Foligno? Pessima idea, secondo noi (e non solo), la tifoseria ospite non ha buoni rapporti con quella biancorossa e per giunta la squadra di casa giocherà in trasferta, con il rischio di una possibile, pericolosa, promiscuità. Inoltre, siccome la torta, almeno in Coppa, si spartisce in parti uguali, giocare al Curi significherebbe, quanto meno, replicando le duemila persone di domenica, a occhio e croce circa 10000 euro e passa a società? Non male, no? Un saluto. Condividi