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CITTA' DI CASTELLO (Avi News) - Con la premiazione dei migliori capi di bestiame ed una cena a base di chianina alla brace si è conclusa la Fiera di san Bartolomeo, mercato delle merci e degli animali della tradizione contadina, che si è svolta lo scorso fine settimana a Città di Castello. Un’importante sezione, all’interno della fiera del bestiame, è stata dedicata alla rassegna dei campioni di razza chianina, che anche quest’anno ha visto la partecipazione dell’Associazione provinciale degli allevatori di Perugia, con 14 aziende ed una cinquantina di capi di bestiame. La mattina di domenica 22 si è svolta una cerimonia per la consegna di riconoscimenti assegnati dagli organizzatori della Fiera agli allevatori storici a cui hanno partecipato l’assessore regionale alle politiche agricole, Fernanda Cecchini, il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, il presidente dell’Apa di Perugia, Luca Panichi, e il pro-sindaco di Città di Castello, Luciano Bacchetta. “Questi animali di altissimo valore genetico – ha detto Panichi - sono un grande biglietto da visita per la zootecnia di questa regione. La chianina è una razza di altissima qualità per il valore delle carni, anche dal punto di vista dietetico, perché, tra le altre cose, ha un basso valore di colesterolo. Oltre che per premiare il valore genetico, siamo qui per portare a conoscenza del consumatore questo prodotto, che può e deve essere trovato sulle nostre tavole, nei ristoranti e nei supermercati. Abbiamo la fortuna di poter sfruttare il chilometro zero – ha concluso Panichi - e l’impegno delle istituzioni per sostenere questo comparto zootecnico molto importante, ma che attraversa un momento di crisi interna del mercato, dovuta alle speculazioni di chi, invece che acquistare e rivendere prodotti nostrani, importa carne che per arrivare nelle nostre tavole ha fatto anche 10 mila chilometri, presentando, a volte, una dubbia qualità sanitaria”. Durante tutta la giornata sono stati premiati i migliori capi di bestiame di razza chianina, divisi tra maschi e femmine e tra junior e senior. Per la categoria femmine junior (che non hanno mai partorito) sono state premiate le migliori manzette suddivise in categorie tra i 6 ed i 9 mesi, tra i 9 ed i 12 mesi e tra i 12 ed i 15 mesi, mentre le femmine senior (che hanno già partorito) sono state divise in categorie tra i 15 ed i 24 mesi, ed oltre i 24 mesi. Per quanto riguarda i maschi hanno ottenuto riconoscimenti le categorie dei torelli tra 12 e 15 mesi e dei senior, a loro volta divisi in vitelloni tra 24 e 36 mesi, ed oltre i 36 mesi. “L’Umbria, come regione, è seconda in Italia per produzione di razza chianina - ha dichiarato l’assessore Cecchini -. C’è una bella collaborazione con gli allevatori e con la zootecnia nel suo insieme. La Regione, attraverso il Programma di sviluppo rurale, sta sostenendo il settore sia dal punto di vista degli investimenti che per quanto riguarda l’ammodernamento delle imprese e la certificazione. Inoltre, perché la zootecnia sia sempre più compatibile con l’ambiente sarà fondamentale la collaborazione tra assessorato all’agricoltura e quello all’ambiente affinché le norme e le leggi regionali si parlino sempre più tra di loro”. Secondo il presidente della Provincia di Perugia, Guasticchi, “bisogna cominciare a creare un vero rapporto sinergico tra istituzioni e mondo degli allevatori. Finora le istituzioni non sono state in grado di dare risposte di natura operativa, commerciale. Quello che serve è creare un indotto che possa mettere in condizione gli allevatori di avere uno sbocco commerciale. È assurdo che nei nostri ristoranti troviamo proposte bistecche di angus argentino piuttosto che di chianina. D’accordo con l’Apa, siamo intenzionati a proporre una campagna di promozione della chianina, non dico a discapito di razze e carni di produzione straniera, ma sicuramente valorizzando le peculiarità di carni prodotte dai nostri allevatori, che diano reddito alle nostre strutture e la possibilità di avere una mappa rintracciabile dell’origine”. Condividi