PERUGIA - Appello dell'associazione Libera Storia all'assessore regionale Carla Casciari a valorizzare, in vista del 150mo anniversario dell'Unita' d'Italia, le localita' individuate in Umbria come luoghi simbolici dell'Unita' nazionale, anche sollecitando i dirigenti scolastici a ''privilegiare nelle gite didattiche le localita' individuate come attinenti e protagoniste del processo unitario e delle relative celebrazioni''. Libera Storia ricorda - in una nota - che le localita' in questione sono quattro in Umbria, e ribadisce che ''il 150mo dell'Unita' non deve portare alla nostra regione solo il progetto di completamento dell'aeroporto di Sant'Egidio, ma anche occasione afflusso turistico, di analisi e approfondimento della storia locale in rapporto con quella nazionale. Tra i luoghi dei fatti rilevanti dell'indipendenza nazionale o degli eventi bellici ad essi collegati - prosegue la nota - sono stati infatti inseriti le tappe del cammino della legione italiana nel 1849 (che attraverso' l'Umbria passando per Terni l'8 luglio, Todi l'11 luglio, Orvieto il 14, Ficulle nella sera del 15 per poi passare in Toscana e tornare ad attraversare l'Appennino tra il 23 ed il 26 luglio nella regione di Citerna e Bocca Trabaria) e Perugia, dove il 14 giugno 1859 le truppe svizzere vengono autorizzate dal cardinale Antonelli al saccheggio della citta', a cui seguira' l'occupazione del 20 giugno, con una strage che non risparmio' donne e bambini. Il centro storico di Perugia, per questi fatti, e' stato inserito anche tra i luoghi della memoria, insieme all'ossario del cimitero monumentale, nel quale giacciono i resti dei soldati della campagna dell'esercito italo-piemontese tra Marche e Umbria del 1860. Senza dimenticare la Rocca Albornoz di Spoleto in relazione ai fatti del 17 settembre del 1860 e le citta' di Foligno e Terni che, insieme a Spoleto, costituivano le piazzeforti militari dell'esercito pontificio comandato all'epoca dal generale Christophe de Lamoriciere''. Condividi