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CASCIA – È stato il castello di Atri con la minestra di ceci e patate ad aggiudicarsi il primo premio del Palio delle frazioni 2010. Si tratta di un’artistica riproduzione lignea dello stemma del Comune di Cascia, trofeo della VII edizione del palio, gara gastronomica che mette in competizione le numerose realtà del territorio comunale. Fojata, zuppa di orzo e fagioli borlotti, cicerchia e salsicce, minestra di ceci e patate, zuppa contadina con bocconcini di agnello, patate in umido con spuntature di maiale, baccalà agrodolce, uova in trippa alla “carlona” e coratella di agnello. Questi i piatti che sono stati preparati dalle nove frazioni partecipanti: Manigi, Colle di Avendita, Fogliano, Atri, Maltignano, Civita, Colmotino, Roccaporena e Logna. Tutte le pietanze sono state presentate, come da tradizione, sulle tavole appositamente imbandite dai membri delle frazioni, con suppellettili e tovagliame “abbinati” ai piatti: una gara nella gara che ha visto spiccare Colle di Avendita per il “miglior addobbo”. Una serata in cui la gastronomia, quindi, ha rappresentato l’elemento principale e l’unica regola di questa manifestazione, che rappresenta un momento di convivialità per i casciani, attenti nella preparazione delle pietanze esclusivamente con i sapori e i prodotti del territorio. Dopo aver dichiarato il vincitore i presenti hanno potuto degustare i deliziosi piatti. Al termine della serata, inoltre, si è tenuta la terza edizione della “Notte bianca città di Cascia”, con tutti gli esercizi commerciali aperti fino all’una di notte e durante la quale è stato possibile visitare i musei cittadini. “Il palio si inserisce all’interno del programma estivo di Cascia – ha sottolineato il sindaco del Comune di Santa Rita, Gino Emili -, che vede una serie di iniziative tra musica, tradizione, gastronomia e solidarietà, il cui scopo è quello di far divertire non solo i casciani ma anche chi viene in villeggiatura a trascorrere le sue vacanze”. “Anche se il terreno di scontro è la gastronomia – ha aggiunto l’assessore al turismo del Comune di Cascia, Marco Altieri -, ogni partecipante deve dare prova di sé, per raccontarsi, esibirsi e farsi conoscere al pubblico presente. È un modo per rivivere la nostra tradizione culinaria e per riassaporare vecchi piatti, preparati esclusivamente con i sapori e i prodotti del territorio casciano, che per l’occasione sono stati arricchiti con qualche novità”. Condividi