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ASSISI - Non uno ''sceriffo'' per incutere timore, ma una presenza tanto discreta quanto riconoscibile per rendere reale e concreto il senso di accoglienza serena che da secoli caratterizza Assisi ed i suoi luoghi francescani: spiegano cosi', i religiosi responsabili della basilica della Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, la scelta di affidarsi ad un servizio di vigilantes attuata in occasione del ponte del 25 aprile scorso. Il servizio, che si sarebbe dovuto ripetere in questo fine settimana, e' stato pero' sospeso per motivi interni alla gestione della basilica. Della questione, di cui riferisce oggi il ''Messaggero'', parlano il custode della Porziuncola, padre Alfredo Bucaioni, ed il rettore, padre Rosario Gugliotta. ''Non c'e' da parte nostra alcun intento di sostituire la tradizionale e proficua collaborazione con le forze dell'ordine - ci tiene a spiegare padre Gugliotta - ne' di 'blindare' l'accesso alla Porziuncola, al roseto o al museo dei milioni di fedeli e visitatori che ogni anno frequentano questo luogo. Abbiamo pensato invece ad una presenza che, con una divisa riconoscibile, potesse dare un senso di tranquillita' a chi entra in basilica, collaborando con polizia e carabinieri quando ce ne fosse bisogno''. Quanto al fatto che la guardia fosse armata, ''e' un fatto - aggiunge - che non avevamo neanche preso in considerazione''. Sono gli stessi religiosi a riferire di ''persone che quotidianamente disturbano i visitatori, insistendo per avere elemosina, in qualche caso anche aggredendo chi non la concede, com'e' successo di recente ad una suora, che e' stata schiaffeggiata''. Da qui l'esigenza, tradotta nella scelta di richiedere un servizio di vigilanza, di ''rendere sereno e tranquillo'' l'accesso di chi visita uno dei luoghi simbolo del francescanesimo. Condividi