Primo passo verso il riscatto: il Perugia è in serie D. Anche se non ancora ufficiale l'iscrizione al campionato è cosa fatta

M.C. PERUGIA - Anche se ancora manca l'ufficialità, poiché il presidente federale Abete avrebbe deciso di aspettare lunedì, per pubblicare il comunicato ufficiale con il nuovo organico della serie D 2010-2011, in attesa dell'esito dei ricorsi presentati da un paio di squadre escluse dalla CovisocD, possiamo considerare di fatto il Perugia iscritto alla serie D. Versati i 18 mila euro per l’iscrizione al campionato, e presentata la fideiussione da 31mila euro, dopo che la società aveva provveduto a versare i 300mila euro a fondo perduto, tutte le procedure si possono considerare espletate. Fuori dai giochi l’Ancona che, non ha presentato i 349 mila euro necessari per l’iscrizione, entro il termine che scadeva ieri alle 19. Una piccola vendetta postuma, per noi tifosi del Grifo. Un magra consolazione per tutti gli sberleffi subiti e le affermazioni di certi personaggi che le nostre orecchie hanno dovuto udire. Ma ormai è inutile recriminare su errori ed omissioni, dell'era Silvestrini. L'assenza dell'ufficialità della iscrizione alla D del Perugia, però, impedisce alla Società di organizzare un incontro con tutti i crismi della regolarità anche se si tratta solo di un'amichevole; pertanto, il test di domani con il Catania, si svolgerà con fischio di inizio anticipato però alle ore 18, ma senza far pagare il biglietto e forse anche senza terna arbitrale. Intanto continua il toto girone. L’ipotesi più plausibile, volendo dare per fondate le indiscrezioni che filtrano da Roma, è quella con le 10 umbre inserite tutte nello stesso girone (Perugia, Castel Rigone, Deruta, Group Castello, Orvietana, Pontevecchio, Sansepolcro, Sporting Terni, Todi, Voluntas Spoleto), le sei toscane (le fiorentine Sestese, Scandicci e Fortis Juventus, i senesi della Pianese e del Monteriggioni e gli aretini del Montevarchi), e tre delle cinque romagnole (Cesenatico, Forlì, Real Rimini, Russi, Santarcangelo). Occhio però all’Atletico Arezzo che, se finisse nello stesso raggruppamento, costituirebbe un altro osso duro, in un girone che già di per sé, si profila "rognoso". Un saluto.