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In Umbria, nel 2009, i lavori appaltati da Enti regionali e statali sono stati complessivamente 908, per un importo complessivo a base d’asta di 290.615.844 euro. È uno dei dati che risultano dal Rapporto annuale sui contratti di lavori, servizi e forniture aggiudicati nel 2009 da stazioni appaltanti aventi sede legale in Umbria e operanti sul territorio regionale, pubblicato sul supplemento straordinario n.1 al Bollettino Ufficiale della Regione Umbria n.34 (serie generale) del 28 luglio scorso. L’analisi dei dati è stata elaborata dall’Osservatorio regionale sui contratti pubblici di Lavori, Servizi e Forniture della Regione Umbria. “Un importante lavoro – sottolinea l’assessore ai Lavori pubblici della Regione Umbria, Stefano Vinti - realizzato dalle strutture regionali in attuazione del protocollo di intesa sottoscritto lo scorso anno tra la Regione Umbria e l’Autorità di vigilanza sugli appalti, che definisce ulteriormente il quadro di interventi finalizzati a garantire la trasparenza e la pubblicità degli appalti di lavori, servizi e forniture in Umbria”. Dei 908 appalti, sono 871 quelli effettuati da stazioni appaltanti con sede legale sul territorio regionale, per un importo complessivo a base d’asta di 189.964.066 euro, con un aumento di 116 interventi rispetto al 2008. L’importo totale posto a base d’asta per il 2009 è diminuito complessivamente rispetto al 2008 di 35.695.467 euro. Ciò evidenzia, sottolineano dagli uffici regionali, una riduzione sostanziale del valore medio degli appalti di lavori aggiudicati nel 2009 da stazioni appaltanti regionali. Il maggior numero di interventi e il maggior valore di investimento riguarda il settore delle infrastrutture, con particolare riguardano la viabilità. (13,01 per cento del totale dell’investimento complessivo), seguito da “Acquedotti, fognature, gasdotti….” e dal settore di interventi su “Edilizia scolastica, Universitaria, Musei, Biblioteche”, nel quale si registra sia un numero maggiore di appalti rispetto al 2008 sia un maggiore investimento rispetto all’anno precedente. La maggiore fonte di finanziamento dei lavori riguarda i “Fondi trasferiti dalla Regione” (43,91 per cento) mentre si rileva che l’apporto di “Capitale privato” risulta marginale (0,17 per cento). La modalità di scelta del contraente più utilizzata si conferma essere la “procedura aperta”, anche se si rileva comunque il forte incremento rispetto al 2008 del ricorso alla “procedura negoziata” in conseguenza della possibilità offerta, per i lavori di importo fino a 500mila euro, del ricorso a tale procedura prevista dal correttivo alla Legge 163/2006 del dicembre 2008. Per ciò che riguarda le imprese partecipanti alle gare, si è evidenziato l’alto numero di imprese che hanno partecipato a ogni singola gara. In particolare, nel 2009 le imprese umbre si sono aggiudicate gare per il 50,14 per cento del totale andato in gara, seguono le imprese del Lazio (19,07 per cento) e le imprese della Campania (9,77 per cento). Il Rapporto annuale contiene anche i dati relativi ai contratti di importo superiore a 150mila euro aggiudicati per la fornitura di beni e per la prestazione di servizi nel corso del 2009 dalle stazioni appaltanti che operano sul territorio regionale: l’importo complessivo degli appalti di servizi è stato di 212.488.113,65 euro, mentre per le forniture è stato di 109.631.699,12 euro. Da un immediato esame dei dati, emerge, peraltro, la generale prevalenza dei contratti appaltati da Enti di interesse regionale rispetto ai contratti appaltati da Enti di interesse statale, e ciò sia come numero dei contratti (84,50 per cento), sia in relazione all’importo complessivo degli stessi (91,32 per cento). Le fonti di finanziamento con le quali le stazioni appaltanti hanno potuto far fronte per l’affidamento dei contratti sono rappresentate, prevalentemente, da fondi di bilancio della stessa stazione appaltante. Condividi