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SPOLETO - Una perfetta armonia tra servizio sanitario ed associazioni di volontariato per garantire la qualità della vita di malati terminali. E’ questa la caratteristica principale dell’Hospice “La Torre sul Colle” di Spoleto che ieri mattina ha ricevuto il Vice Presidente della Provincia di Perugia Aviano Rossi, per una visita presso la struttura residenziale specializzata nell’ospitalità di persone con malattie oncologiche in fase avanzata. L’hospice, che rientra nella rete assistenziale territoriale dell’Azienda Asl 3 dell’Umbria, nasce nel 2007 come luogo con elevata “intensità assistenziale” e competenze specialistiche nelle cure palliative, alternativo all’abitazione del malato quando ci sono situazioni non più gestibili a domicilio. Ed appena si entra nella struttura, la sensazione è quella di trovarsi in una casa a tutti gli effetti: nelle sette stanze ad uso singola dai colori dell’arcobaleno e con il nome di un uccello, i mobili ed i relativi accessori, sono scelti con un’attenzione particolare ai malati che necessitano di attrezzature particolari, ma anche ai familiari che li ccompagnano nel doloroso cammino. L’edificio a piano terra dispone, infatti, anche di un’area dedicata alla socializzazione per accogliere ospiti e parenti, insieme ad una cucina ed una piccola cappella. Ma una struttura, per quanto accogliente e dotata di ogni confort, da sola rappresenta un semplice contenitore; ciò che fa la differenza è sicuramente il personale medico, infermieristico e volontario che, ogni giorno, cerca di assicurare il mantenimento di una dignitosa qualità della vita dei malati. Ne è una dimostrazione, anche la stanza dedicata alla cura e all’igiene degli ospiti, che dispone di una speciale vasca su barella indispensabile per quei degenti che non possono alzarsi dal letto. Un luogo fortemente voluto dalla caposala, Pierluigia Ciucarilli, la prima donna umbra ad aver ricevuto il “premio Santa Rita” un importante riconoscimento internazionale che ogni anno viene dato a tre signore che nella loro vita hanno testimoniato la speranza, il perdono e la carità. “L’hospice è un atto di civiltà del servizio sanitario regionale – ha commentato il Vice Presidente Rossi – in una logica efficientista dove sono i successi clinici ad orientare gli investimenti, non deve infatti essere trascurato chi, pur non avendo una prospettiva di guarigione, è ugualmente degno di assistenza ed attenzione psicologica”. “Qui purtroppo non riusciamo a guarire le persone e l’obiettivo fondamentale diventa quello di curare i particolari per assicurare ai malati un ambiente il più possibile accogliente e simile alla loro casa - ha spiegato Fabio Conforti coordinatore del servizio aziendale cure palliative dell’Asl 3 e responsabile clinico della struttura – l’hospice adotta infatti un modello organizzativo basato su una filosofia di cura che fa dell’ascolto e della comprensione dei bisogni dei pazienti e delle loro famiglie, il suo fulcro essenziale”. Un ruolo di primo piano viene svolto anche dalle associazioni di volontariato che, come sottolinea il dottor Conforti, diventano parte integrante dell’equipe di cura. In particolare, l’hospice collabora con Aglaia, da anni integrata con il servizio dell’Asl 3 nell’assistenza dei malati seguiti in cure palliative. I volontari, presenti quotidianamente nella struttura con funzioni e compiti perfettamente integrati con quelle degli altri componenti dell’equipe, svolgono una insostituibile attività di sostegno. “La nostra associazione da quasi venti anni assiste a domicilio il malato oncologico terminale attraverso le cure palliative, assicurando, allo stesso tempo, anche un appoggio alla sua famiglia - ha affermato il presidente Enzo Cori – per nostra scelta, le prestazioni fornite dai volontari sono completamente gratuite, e riusciamo a sostenere tutte queste attività attraverso dei proventi che arrivano da soci o da donazioni di privati, enti od istituzioni”. Alla visita era presente anche il Direttore generale dell’Asl 3 dell’Umbria Maria Gigliola Rosignoli, la quale ha affermato che “il servizio fornito dall’hospice rappresenta da un punto di vista umano, la migliore risposta nei confronti di una patologia così grave e questo modo di trattare la morte sta ottenendo da parte dell’utenza dei risultati in termini qualitativi”. Ad accompagnare il Vice Presidente Rossi anche il Consigliere Provinciale del Pd Laura Zampa che definito la struttura “un punto di riferimento metodologico ed operativo per la qualità dei servizi offerti”. L’incontro, a cui sono intervenute in rappresentanza del Comune di Spoleto l’assessore alle politiche giovanili Battistina Vargiu e l’assessore allo sviluppo economico Maria Margherita Lezi, è stata l’occasione per gettare le basi di una futura intesa tra Provincia di Perugia ed Aglaia. “Riteniamo fondamentale sostenere le Associazioni che operano nel territorio per la promozione della salute – ha concluso Rossi – per questo stiamo lavorando alla costituzione di un Tavolo di coordinamento delle Associazioni che sarà consultato nel momento in cui la Provincia di Perugia andrà ad esprimere il proprio parere di competenza sul Piano Sanitario Regionale”. Condividi