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Sono proprio contento, il centrosinistra ha trovato il suo "uomo della provvidenza", l'Obama bianco, il Profeta del Tavoliere, il Berlusconi buono. Il suo nome è Nichi Vendola, più che un uomo è un simbolo, una speranza, audace e ottimista, con tanta voglia di vincere e farla finita con la sinistra votata alla sconfitta e alla bella morte. Vendola ha i suoi comitati griffati- le "Fabbriche di Nichi"- che dalla Puglia si espanderanno in franchising per tutto il mondo, fra poco arriverà certamente anche un inno sul genere "Per fortuna che Nichi c'è". Vendola però è l'uomo giusto, con la concorrenza che si ritrova vincerà senz'altro le primarie e se la destra si presenta divisa come in Puglia vincerò anche le elezioni nazionali. Con quale programma di governo? "Che palle!", l'importante è vincere, poi Vendola troverà il modo per mettere d'accordo padroni e operai, tartassati ed evasori, politici e magistrati, Vaticano e popolo gay. Chissà perchè di fronte a tanto entusiasmo, a tanta eccitazione, mi viene addosso una grande trisrezza. Forse perchè mi piace essere infelice o perchè il pessimismo della ragione e lo spirito critico prevalgono in me sull'ottimismo della volontà e sul principio di seduzione. O semplicemente perchè non credo più alle favole, soprattutto in quest'epoca dominata dal marketing. Vendola mi sembra un ottimo esempio di riposizionamento politco, quello che un tempo si chiamava trasmormismo. Andrea Rusconi Da una lettera al Manifesto di venerdì 23 luglio 2010 Condividi