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PERUGIA - I sindacato dei vigili urbani di Perugia oramai polemizzano su tutto, anche sul fatto che per discutere in assemblea dei tanti mali che affliggono questa categoria si sono dovuti trasferire al “CVA” di Madonna Alta perché la sala che prima usavano presso il Comando ora non c’è più. Ma dall’assemblea, svoltasi con grande partecipazione, sono state scagliate molte altre frecciate verso sindaco e giunta, ritenuti colpevoli per una situazione che giudicano essere arrivata al limite, non più sopportabile. Lo stato di precarietà nel quale il personale si trova ad operare è palese, anche perché ormai ai vigili urbani si chiede di tutto e di più, soprattutto di farsi carico di attività di ordine pubblico e di contrasto alla criminalità che spetterebbero in via primaria alle forze di polizia. Mentre “riteniamo – si afferma in una nota sottoscritta da Uil-Fpl, Cgil-Fp, Cisl-Fps, Ospol e Sulpm- che la polizia municipale sia al massimo del suo sforzo, investita com'è dalle molteplici funzioni attribuitegli dallo Stato e dall'Ente: polizia amministrativa, polizia giudiziaria ed ordine pubblico, polizia stradale e infortunistica''. A queste incombenze si è fin qui fatto fronte contando sullo spirito di sacrificio e sulla disponibilità degli operatori che hanno supplito alle tante mancanze dell’ente, ma - mettono in guardia i sindacati - da un momento all’altro potrebbe prodursi uno strappo doloroso, tanto più che dall’amministrazione comunale arrivano solo slogan di facciata come: “abbiamo comprato i veicoli!', “Abbiamo assunto i vigili!”. Ma non si dice che l’acquisto dei veicoli si è limitato a cinque mezzi fuori produzione e non attrezzati per il servizio che debbono svolgere, mentre per le assunzioni si è trattato di appena cinque unità, per di più impiegate a tempo determinato, insufficienti perfino a colmare i vuoti di organico dovuti ai pensionamenti che hanno sensibilmente ridotto il personale in servizio. Cinque unità –si ironizza nella nota- la cui divisa è stata rimediata rovistando fra i capi prestati dal personale anziano. La richiesta che rivolgono agli amministratori è allora di essere messi nelle condizioni di assolvere alle loro funzioni nel rispetto degli accordi sottoscritti e di poter condividere, per quanto di loro competenza, le scelte future'. E se l’amministrzione risponderà “picche” c’è il rischio che loro replichino “bastoni”. Condividi