Pubblichiamo la rettifica scritta dagli avvocati Emanuele Bernardini e Giovanni Vitale, legali di Trimani Sacha "In riferimento all’operazione di P.G. che ha portato, in data 29.06.2010, all’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Borrelli Vincenzo, Carini Marco, Rocchini Claudio, Contini Carlo, Risorgente Sergio, Lipari Fausto e Trimani Sacha, ed a rettifica della notizia riportata in pari data, si rileva come quest’ultimo nulla abbia a che vedere con il presunto sodalizio criminoso ipotizzato soltanto a carico dei predetti (Borrrelli, Carini, Rocchini, Contini, Risorgente e Lipari). Ciò in quanto al Trimani non viene contestato il delitto di cui all’art. 416 c.p., come chiaramente evincibile dall’addebito provvisorio a questi mosso [cfr. capo B) di imputazione provvisorio di cui all’Ordinanza del 21 giugno 2010)], ed altresì emergente dal provvedimento con il quale il G.I.P., in accoglimento dell’istanza difensiva avanzata nel corso dell’interrogatorio di garanzia del 1 luglio 2010, ha ordinato l’immediata scarcerazione del prevenuto, intervenuta lunedì 5 luglio 2010. Il collegio difensivo del Trimani (Avv. Giuseppe Vitale del Foro di Roma ed Avv. Emanuele Bernardini del Foro di Perugia), nella certezza di addivenire in tempi rapidi ad un pieno riconoscimento dell’assoluta estraneità di questi rispetto all’ipotizzata utilizzazione di carte di credito colante, tiene in ogni caso a segnalare l’evidente marginalità della posizione del proprio assistito, discendente dalla “assenza di coinvolgimenti…nel reato associativo…” (così si esprime il G.I.P. Dott.ssa Carla M. Giangamboni mediante il provvedimento di scarcerazione), così come dalla concentrazione temporale degli episodi a questi contestati, i quali, secondo l’assunto accusatorio, sarebbero da circoscrivere temporalmente al solo mese di luglio dell’anno 2007. Nell’attesa di chiarire quanto prima la propria posizione in merito alla vicenda che lo ha visto, suo malgrado, coinvolto, il Trimani ha conferito espresso mandato ai suoi legali affinché adottino tutte le iniziative tese a dimostrare l’inconsistenza del quadro probatorio a suo carico, ed altresì l’insussistenza di qualsiasi esigenza giustificativa l’adozione di provvedimenti coercitivi nei di lui confronti". Condividi