Un ex imprenditore edile, sua moglie e i due figli, entrambi avvocati, tutti residenti a Roma: sono quattro dei cinque arrestati dai carabinieri nelle ultime ore al termine di un'indagine che ha portato anche all'arresto di un giudice della Capitale. Stando alle prime informazioni, l'indagine - condotta dai carabinieri della sezione di polizia giudiziaria della procura di Perugia - sarebbe scaturita da una denuncia prodotta dall'Avvocatura generale dello Stato su un contenzioso riguardante appalti intercorsi tra il ministero della Difesa e la ditta dell'imprenditore arrestato. I particolare dell'operazione, svolta dalla sezione di polizia giudiziaria dei carabinieri di Perugia e della capitale, verranno forniti alle 11,30 in una conferenza stampa nella sede del comando provinciale di Perugia dell'Arma. Il magistrato arrestato è un giudice onorario che opera presso il Tribunale civile e si chiama Giovanni Dionesalvi. Quanto agli altri arrestati, sono l'imprenditore Giampaolo Mascia, i suoi figli Vittorio e Gianmarco, entrambi avvocati e la loro madre Piera Balconi. I reati ipotizzati sono associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. In particolare i due avvocati avrebbero dato o promesso utilità al giudice Dionesalvi in relazione ad alcune esecuzioni immobiliari affinché fossero ritardate o quantomeno non eseguite. L'indagine dei giudici di Perugia si basa su un carteggio che la Procura di Roma aveva inviato nel capoluogo umbro dopo aver ricevuto una segnalazione da parte dell'Avvocatura dello Stato. Condividi