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Il corsivo di Puck Si chiamerà “Contratto Marchionne”, dovrà essere firmato dai sindacati, Cisl,Uil, Ugl, Fismic e controfirmato per accettazione dai singoli lavoratori che vogliano essere assunti nelle aziende del gruppo Fiat, settore auto. Se non firmi vatti a trovare lavoro da un’altra parte, tanto c’è abbondanza di disoccupati. Se non ci sei tu c’è subito pronto un altro che pur di portare a casa un tozzo di pane accetta tutto. Sarà la Bibbia del dipendente Fiat. Marchionne ha un così alto disprezzo di chi lavora, dell’operaio, che ha la certezza che ormai la dignità della persona, il rispetto di sé, è meno che un optional. In fondo prende esempio da se stesso. Il “Contratto”, di cui siamo in grado di anticipare i contenuti è fatto di pochi punti, l’amministratore delegato della Fiat non ha tempo da perdere. Ha dettato qualche idea a pseudo giuristi del lavoro e loro hanno provveduto a dare esecuzione alla volontà di Cesare. L’Articolo 1 è lapidario: Cesare è il mio padrone non avrò altri padroni all’infuori di lui che comanda sulla mia vita ed io obbedisco. Art. 2: si lavora quando Cesare decide, si può prevedere anche dei turni completi, mattino, pomeriggio e sera. In questo caso il salario è a scalare: se prendi dieci al mattino, la sera, visto che sei sfinito e produci molto meno, puoi arrivare a non più di quattro. Alla fine della giornata tutti insieme per il ringraziamento, con genuflessione obbligatoria di fronte all’immagine di Cesare. Art. 3 : il salario non può superare la media dei salari percepiti nelle fabbriche dislocate in tutto il mondo. Chi attualmente porta a casa qualcosa in più deve restituire il maltolto e adeguarsi. Art 4: è previsto un contributo malattia e pensione che deve essere dato dal lavoratore all’azienda per sgravarla dai costi e come compenso perché ti da lavoro. Art.5: Onde evitare che i lavoratori possano scambiarsi opinioni o comunque parlare fra loro è obbligatorio l’uso di un bavaglio, tipo quello previsto dal governo italiano a proposito delle intercettazioni e delle informazioni. Art 6: l’azienda distribuirà ai dipendenti un piccolo breviario dal punto di vista sindacale. E’ eliminata la parola sciopero. E’ fatto obbligo al lavoratore di non turbare l’armonia aziendale con azioni dissennate come lo sciopero e di non usare mai questo termine neppure con i familiari. L’azienda si fa garante del diritto dei lavoratori di non scioperare mai. Chiunque viola questo articolo viene immediatamente licenziato. Prima dell’allontanamento dal posto di lavoro è previsto un 'giro' in tutti i reparti a bordo di un’auto trasformata in gabbia, in modo che tutti vedano quale è la sorte di chi viola il contratto. Art 7. L’iscrizione al sindacato di fabbrica è obbligatoria. A dirigere l’organizzazione sul luogo di lavoro sono i dirigenti aziendali e i capi reparto. Segretario generale Sergio Cesare Marchionne, segretari generali aggiunti, Bonanni, Angeletti, la Polverini dell’Ugl in attesa di un nuovo segretario e uno del Fismic scelto a piacere da Cesare. Presidente onorario il ministro Sacconi . Art.8. Le ferie devono essere godute solo la notte . Per venti giorni l’anno è garantito al lavoratore un solo turno, quello del mattino. Per cui l’istituto delle ferie è salvo. Con la famiglia puoi andare al mare dalle sette della sera fino alla sei del mattino, restando comunque a disposizione nel caso in cui ci sia bisogno. Art.9. Per quanto riguarda la pausa pranzo può essere usufruita tutti i giorni previo pagamento di un ticket. Il lavoratore deve introdurre due monete da due euro per avere assicurato venti minuti di pausa. Il pranzo deve essere acquistato presso la mensa aziendale ed è comprensivo di un primo e un secondo al costo di dieci euro. Pane e bevande escluse. Se il lavoratore lo porta da casa deve pagare un altro ticket di quattro euro per affitto del posto tavolo, comprensivo di sedia. Art.10. Tutti i giorni , per ogni turno di lavoro, è prevista la pausa di tre minuti per recitare la “preghiera” di Cesare per scacciare i cattivi pensieri e inviare le dovute maledizioni alla Fiom e alla Cgil. Il “ contratto Marchionne” contiene la seguente nota a verbale: in caso i lavoratori pongano problemi di informazione si devono rivolgere all’Ufficio Trasparenza mettendo per scritto , non più di dieci righe, la loro richiesta. Se entro dieci giorni non arriva risposta vuol dire che l’Ufficio ha ritenuto la domanda non pertinente. L’Ufficio è diretto dal Primo assistente di Cesare. Collaborano i segretari nazionali di Cisl e Uil. Esclusi Ugl e Fismic che non hanno mai niente da dire. Da dazebao.org Condividi