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di Marco Casavecchia Ripa, Taccucci, Tinazzi, Goretti, Radi, Cannistrà, Rocchi, Fiordiani, Fiorucci, Rampi, Benedetti e Gargiulo. Sono dodici i giocatori per il momento messi sotto contratto dal DS Arcipreti, per il prossimo campionato che il Grifo disputerà tra i Dilettanti. Quattro senior e otto sottoquota. Ancora c'è molto da fare; sarà, infatti, necessario definire le operazioni che dovrebbero portare in biancorosso le punte Alessandro Corallo, per il quale si attende solo che il Gubbio svincoli il giocatore (mancherebbe solo la firma del presidente) e Simone Miani che, dopo un allontanamento per il mancato accordo sull'importo destinato al giocatore, sembrerebbe essere ritornato sui suoi passi, forse perché non ha ricevuto quelle offerte che lui si aspettava, anche da serie superiori. Per Rocco Piacentino, si attende solo il suo rientro in Italia, previsto per i primi di agosto, dal Canada, al termine della stagione calcistica nord americana. Il suo assenso dovrebbe essere cosa certa. Alternative, ma non solo: Di Napoli, in là con gli anni, e con un contratto importante ma che, sicuramente, garantirebbe una gran messe di gol e Scappini, un giovane ex in forza al Ravenna. La rosa dovrà, necessariamente, essere rimpolpata con almeno quattro giovani e qualche esperto fuori quota per un totale di ventiquattro, venticinque giocatori. Ne mancherebbero quindi ancora una dozzina per garantire quel mix di esperienza e gioventù necessari per vincere questo campionato. Tesi differenti quelle sostenute, a tal proposito, dai due presidenti Antonini (ex del Deruta) e Monsignori (della Pontevecchio), ed esposte l'altra sera a Gala Sport. Secondo il primo, è necessario non sbagliare i "vecchi", sarebbero questi, infatti, a far vincere la D, secondo il presidente della Pontevecchio, d'altro canto, è assolutamente necessario disporre di un nutrito pacchetto di giovani di qualità, non solo da utilizzare in quelle zone del campo, per così dire, "meno importanti" come quelle esterne, ma anche da impiegarsi a tutto tondo e per tutto il campionato. In merito a ciò, confidiamo nelle capacità e nella esperienza di Alvaro Arcipreti, che abbiamo avuto modo di seguire ed ascoltare in diverse occasioni. Ne abbiamo potuto apprezzare la chiarezza di idee e la competenza calcistica e, perché no, la schiettezza nel dire le cose. Perugia non è Sansepolcro, ovvio, ma la coppia Arcipreti – Battistini, dovrebbe dare le giuste garanzie di successo, il resto lo dovrebbe fare l'impegno economico di Damaschi e soci...sempre che, questi ultimi, si facciano vivi a quattrini. Un saluto. Condividi