La presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in qualità di commissario delegato, ha firmato oggi l’ordinanza che definisce condizioni e modalità per la concessione di contributi a cittadini e imprese per il recupero degli edifici danneggiati dal terremoto del 15 dicembre 2009. “Un provvedimento che sancisce l’avvio della ricostruzione nelle zone colpite dal sisma – sottolinea – in modo da consentire un rapido rientro nelle abitazioni, a cominciare da quelle meno lesionate, e favorire la ripresa delle attività produttive, fin dal primo momento individuate come le priorità da affrontare”. “Sono obiettivi – aggiunge la presidente Marini - che abbiamo condiviso ieri in una riunione con i Sindaci dei Comuni interessati, con cui abbiamo concordato un’iniziativa istituzionale congiunta, Regione e Comuni, per riflettere sull’inadeguatezza dei fondi stanziati dal Governo. Voglio ricordare, comunque, che nella sua recente visita in Umbria, il sottosegretario alla Protezione civile Guido Bertolaso si è impegnato, come Governo, a definire le risorse necessarie nell’ambito del bilancio pluriennale dello Stato”. L’ordinanza commissariale, in vigore da oggi, fa seguito all’adozione del Piano stralcio di interventi straordinari, con il riparto dei 15 milioni di euro assegnati al Commissario delegato, e alle disposizioni sulla richiesta e l’erogazione di contributi ai nuclei familiari costretti ad abbandonare le case danneggiate e che hanno optato per l’autonoma sistemazione. Le disposizioni dell’ordinanza per chiedere “contributi per gli interventi di riparazione dei danni e di rafforzamento locale degli edifici danneggiati” che non presentano carenze strutturali gravi si applicano al comune di Marsciano, maggiormente colpito dagli eventi sismici del 15 dicembre scorso, e ai comuni di Collazzone, Corciano, Deruta, Fratta Todina, Magione, Monte Castello di Vibio, Panicale, Perugia, Piegaro, San Venanzo e Torgiano. Possono presentare domanda al Sindaco del Comune in cui si trova l’edificio lesionato, entro sessanta giorni dalla pubblicazione dell’ordinanza, “i proprietari, alla data dell’evento sismico, o, se autorizzati dagli stessi, dei soggetti titolari di diritti reali, di unità immobiliari facenti parte di un edificio in cui almeno una unità immobiliare sia adibita ad abitazione principale o ad attività produttiva in esercizio al momento del sisma e oggetto di ordinanza sindacale di sgombero, emessa entro la data di pubblicazione dell’ordinanza a seguito della verifica di agibilità effettuata dalle squadre operanti sotto il coordinamento tecnico della Regione, che abbia comportato l’evacuazione dell’immobile”. Nell’ordinanza, oltre alle condizioni e alle modalità di presentazione delle domande, sono stabiliti i tempi per il finanziamento degli interventi, gli obblighi a carico dei beneficiari del contributo, i termini per la presentazione dei progetti, i criteri per la determinazione delle risorse concedibili e le priorità. Sono, inoltre, fissati i tempi da rispettare per l’esecuzione dei lavori, su cui vigileranno i Comuni, e le modalità per l’erogazione dei contributi. Condividi