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Dopo aver perso sei fermate di Eurostar, con la diminuzione a due delle otto soste di Fossato di Vico, sulla Roma-Ancona, l’Umbria ne recupera due a Spoleto, anche se in questo caso non si tratta di un Eurostar, bensi di un treno regionale. La buona novella è stata resa ci è stata comunicata dal consigliere Giancarlo Cintioli, membro del neo costituito gruppo regionale Pd-Uniti nell’Ulivo, secondo il quale da domenica prossima, 9 dicembre, il “Gentile da Fabriano”, che ogni giorno collega rapidamente la capitale con il capoluogo marchigiano, farà sosta anche a Spoleto, Cintioli, che esulta perché si è visto accogliere una sua vecchia richiesta, ringrazia di ciò gli assessori ai trasporti delle due regioni per essersi dati da fare in questo senso. Così, commenta, si risolve “un problema particolarmente sentito dai viaggiatori e dai pendolari di Spoleto penalizzati dal fatto che in Umbria, le uniche realtà ad usufruire di fermate del regionale “Gentile da Fabriano” erano Foligno e Terni”. Una soluzione- aggiunge - che risolve “un problema particolarmente sentito dai viaggiatori e dai pendolari di Spoleto penalizzati dal fatto che in Umbria, le uniche realtà ad usufruire di fermate del regionale ‘Gentile da Fabriano’ erano Foligno e Terni”. Una soluzione che giudica “fondamentale per superare la penalizzazione dell’area dello spoletino che, in questo modo, al pari degli altri territori umbri, verrà servita adeguatamente dalle veloci direttrici di traffico ferroviario, offrendo così ai pendolari un migliore collegamento con Roma e quindi meno disagi ed incertezze”. Pur comprendendo la soddisfazione del consigliere del Pd per i benefici tratti da Spoleto, ci permettiamo di aggiungere che le cose non stanno proprio come lui ce le descrive, visto che, al contrario, il comprensorio eugubino-gualdese, che conta una popolazione attorno centomila abitanti e che prima godeva di un servizio senz’altro migliore, risulta fortemente penalizzato dalla ristrutturazione attuata da Trenitalia, che gli ha cancellato quasi del tutto il presunto privilegio che egli forse troppo incautamente assegna ad altre parti del territorio umbro. Condividi