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ORVIETO - E' di circa 40 mila ingressi mensili il primo bilancio della sperimentazione del biglietto d'ingresso al Duomo d'Orvieto, partita lo scorso 7 aprile e in base alla quale ai turisti che entrano nella cattedrale gotico-romanica viene chiesto un contributo di 2 euro. ''I numeri dimostrano che l'esperienza si sta dimostrando piu' che positiva - ha commentato l'avvocato Francesco Venturi, presidente dell'Opera del Duomo - e, nonostante le prime polemiche, non sta penalizzando il turismo ma anzi e' una valida attrattiva ai fini culturali''. Le somme raccolte serviranno a finanziare non solo la gestione dell'Opera del Duomo ma anche i numerosi lavori di restauro e manutenzione di cui necessita la cattedrale. ''Con la messa a regime del biglietto - ha spiegato Venturi - l'Opera del Duomo sta cercando di rendersi autosufficiente, anche alla luce della mancanza di contributi da parte dello Stato. Oggi raccogliamo solo una parte dei 200 mila euro che ogni anno lo Stato ci deve come finanziamento fisso, mentre e' da anni che non riceviamo gli altri finanziamenti necessari alle opere di mantenimento straordinario. I soldi raccolti grazie ai biglietti di ingresso rappresentano dunque un contributo importante, anche se sono solo una piccola parte di quanto ci servirebbe per mantenere il nostro capolavoro''. Tra i prossimi progetti in programma, da diversi milioni di euro, il recupero dei sotterranei della cattedrale, la conclusione dei lavori di conservazione delle pareti, il completamento dell'impianto di illuminazione interno ed esterno, ma anche l'apertura della seconda parte del museo dell'Opera del Duomo, che si trova di fronte alla cattedrale e che raccoglie pitture, sculture e arredi sacri provenienti soprattutto dalla cattedrale. Condividi