PERUGIA - Benessere degli anziani: il Consiglio generale regionale dei pensionati cislini, riunitosi stamani, dice si alle linee di contrattazione 2010-2015 da presentare unitariamente alla Regione. Il segretario generale regionale Fnp Cisl Umbria, Franco Righetti, nel proprio intervento introduttivo ha puntato l’attenzione sulla Legge per la non autosufficienza e le residenzialità protette. I temi centrali, affrontati con attenzione dai 75 membri del Consiglio, sono stati anche e soprattutto l’ “Ospedale amico”, la cittadinanza attiva e la sicurezza delle persone anziane. Attenzione posta sulle liste di attese, che devono essere abbattute attraverso un programmazione puntuale, nella quale la Regione è chiamata ad intervenire immediatamente. “Non offriamo al Governo regionale alcun alibi riguardo ai tagli da parte del Governo centrale e dalla Manovra che sempre di più si rende necessaria”. Per i pensionati cislini le risorse ci sono –soprattutto da destinare alle persone anziane, ai non autosufficienti e alle fasce più deboli della società- e devono essere reperite attraverso una serrata lotta agli sprechi della politica e all’evasione fiscale ma anche attraverso una reale campagna di prevenzione. “Attraverso la prevenzione –ha spiegato Righetti- sarà possibile ridurre i costi sanitari di assistenza per i non autosufficienti. Risorse, queste, che dovranno andare a finanziare una campagna di prevenzione che deve partire da subito”. “Noi dobbiamo stare all’interno dei cambiamenti, altrimenti subiremo le scelte di altri. Solo in questo modo sarà possibile difendere le pensioni e i redditi da lavoro dipendente”. A dichiararlo il segretario generale regionale Cisl Umbria Ulderico Sbarra che ha concluso il Consiglio generale regionale dei pensionati cislini. “A rischio –ha spiegato Sbarra- l’Euro e l’Europa. Per l’Italia tornare alla moneta nazionale significherebbe perdere potere d’acquisto. Le pensioni e gli stipendi da lavoro dipendente se si tornasse alla Lira varrebbero un terzo del valore in Euro. La Manovra è necessaria e solo attraverso questa sarà possibile difendere le pensioni e i salari dipendenti, mantenendo il sistema Europa. Naturalmente, sarà necessario lavorare per renderla più giusta ed equa. Sarebbe più facile –come stanno facendo altri- buttare il cappello in aria”. Sbarra ha poi puntato l’attenzione sulla necessità di mantenere i servizi sia da un punto di vista qualitativo e quantitativo. “Questo –ha spiegato Sbarra- per difendere le parti più deboli della società, coloro che noi rappresentiamo”. La Cisl dell’Umbria ha intenzione di riaprire il dibattito sul sociale. “Stiamo lavorando a una prossima manifestazione per premiare il lavoro virtuoso. Le risorse –da destinare al sociale- dovranno essere reperite attraverso la lotta agli sprechi ed all’evasione ed elusione fiscale”. Condividi