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TERNI - Partendo da un’analisi dell’attuale approccio dei giovani allo sport, il capogruppo di Rifondazione Comunisti Italiani, lancia una serie di proposte che intendono collegare l’associazionismo sportivo alla scuola. “Occorre – dice Talamonti - osservare modelli più rispettosi della dignità della persona, rivalutare il concetto di confronto decubertiano e riproporre la lealtà comportamentale come condizione ineludibile di ogni impegno, sia sportivo che sociale”. “La scuola, viste le difficoltà che molti ragazzi vivono all’interno della struttura familiare, deve farsi carico del ruolo più faticoso nella ricostruzione delle coscienze dei singoli e della collettività, offrendo ideali da perseguire e abituando i giovani a saper distinguere l’esercizio ingannevole da quello costruttivo”. “L’idea di certificare le associazioni e le società sportive, le palestre e le federazioni, potrebbe essere una delle possibili soluzioni. Ma, sarà il caso di ricordarlo, certificare e valutare sono atti “a posteriori”; prima occorre formare le coscienze e educare la collettività al rispetto di valori universalmente riconosciuti”. “Un percorso che si potrebbe avviare – propone Talamonti - è il coinvolgimento della scuola, dei gruppi sportivi scolastici e le società sportive partendo dall’individuazione dei bisogni, attraverso il monitoraggio, e da una serie di incontri con addetti ai lavori con lo scopo di individuare le “buone pratiche”. Una volta individuato il modello adattarlo alle situazioni di ogni realtà territoriale”. Bartolini: pronto un progetto per far provare gratuitamente le diverse discipline “La collaborazione tra l’amministrazione comunale, le scuole e l’associazionismo sportivo è uno dei punti chiave del nostro programma”, ha assicurato al riguardo l'assessore allo sport Renato Bartolini. “Come ha ricordato giustamente il capogruppo Giocondo Talamonti –continua Bartolini – l’attività sportiva è uno degli elementi principali per garantire una crescita armonica dei giovani, per farli diventare cittadini responsabili, proprio grazie ai valori sociali insiti in ogni disciplina sportiva”. Bartolini ha sottolineato l’importanza dell'attività del Ceffas, il centro per l’avviamento allo sport del Comune che già collabora con molti istituti scolastici garantendo una formazione sportiva a circa 3.000 bambini e ragazzi sia durante l’anno scolastico che nel periodo estivo. “Il nostro obiettivo è di rafforzare e consolidare l’attività del Ceffas dando così continuità ad una lunga tradizione intrapresa già nel 1972”. "Per quel che riguarda poi i rapporti con l’associazionismo sportivo, proprio nell’ambito delle attività giovanili, stiamo mettendo a punto un nuovo grande progetto che coinvolgerà, a partire dalla stagione 2011/2012, tutte le società sportive cittadine, insieme al Coni, alle Federazioni ed agli enti”. “Con questo progetto che si chiamerà ‘3,2,1 sport’ daremo la possibilità ai bambini ed ai ragazzi dai 6 ai 12 anni di usufruire per due mesi di una prova gratuita nella disciplina sportiva che preferiscono, con l’obiettivo di metterli nelle condizioni di scegliere, provandolo, lo sport per il quale si sentono più portati”. Il Comune contribuirà alle spese delle società sportive e di questo progetto ha già interessato l’assessorato allo sport della Regione Umbria che potrebbe replicarlo anche in altre città. “Cerchiamo così d’incentivare lo sport giovanile come elemento di crescita, così come indicato da Talamonti, ma anche di incentivare le società sportive a fare attività giovanile e di venire incontro alle esigenze economiche delle tante famiglie ternane colpite dalla crisi”. Condividi