PERUGIA - Nai giorni scorsi si è svolto presso la Sede della Associazione degli Industriali di Perugia l’incontro tra la Direzione dell’azienda Magnetti Building S.p.a. e le Organizzazioni Sindacali FILLEA CGIL e FILCA CISL unitamente alla R.S.U. della stessa Azienda. Nell’incontro l’azienda, che produce manufatti prefabbricati per edilizia civile ed industriale, a seguito di una lunga e sofferta discussione ha deciso di aprire la Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria per Evento Improvviso ed Imprevisto, sperando nel frattempo che il mercato riparta dando la possibilità di salvare lo stabilimento di Montone e ridare così continuità lavorativa all’organico composto da 33 dipendenti. La contrazione di commesse, secondo l’azienda, deriva dagli effetti della crisi economica generale che determina una diminuzione degli investimenti fissi, quali i capannoni, che costituiscono la produzione principale caratterizzante l’attività dell’azienda. L’azienda ha inoltre informato che se entro la fine della CIGS, che scadrà a settembre del 2011, la situazione non dovesse essere migliorata, l’unica soluzione possibile sarà la messa in mobilità dei dipendenti e la dismissione definitiva dell’impianto di Montone. Le Organizzazioni Sindacali FILLEA CGIL e FILCA CISL unitamente alla R.S.U hanno espresso sconcerto e preoccupazione per la situazione prospettata dall’azienda, hanno ribadito l’importanza del polo produttivo di Montone sia per l’occupazione impegnata, sia per la capacità produttiva e qualitativa dello stabilimento. La stessa locazione strategica dello stabilimento, posto al centro della penisola ed adiacente ad una importante arteria di comunicazione come la E45 ne fanno un punto di riferimento certo per il mercato italiano con prospettive di sviluppo che, al di fuori di una crisi economica così devastante, sarebbero certamente importanti, anche in ragione degli ingenti investimenti realizzati dal 2005 ad oggi con l’acquisizione ed il riammodernamento dell’impianto da parte dell’azienda Magnetti Building S.p.a. Le Organizzazioni Sindacali e la R.S.U. hanno chiesto che l’azienda si attivi con decisione per evitare l’eventuale chiusura a fine 2011 ed hanno convocato per il giorno 14 luglio alle ore 9,00 presso lo stabilimento di Montone un'assemblea dei dipendenti per discutere della grave situazione e decidere eventuali iniziative. Le Organizzazioni Sindacali esprimono inoltre profondo timore per le gravi ripercussioni sui livelli occupazionali nel settore del manufatto e delle costruzioni, determinate dalla crisi internazionale ma dovute anche alle errate scelte di politiche industriali ed economiche dei Governi che non hanno saputo prevedere e prevenire il lungo periodo di recessione, un esempio per tutti la cosiddetta legge “Tremonti ” che dava incentivi agli investimenti fissi (nello specifico saturando anche il mercato del capannone) e non all’innovazione di processo e di prodotto, il che ha comportato nel breve periodo una forte attività produttiva che poi nel medio periodo si è rivelata controproducente. Vi sono poi chiare responsabilità del sistema imprenditoriale del settore che si è buttato a corpo morto sulla quantità produttiva, tralasciando investimenti in ricerca ed innovazione. Le organizzazioni Sindacali investiranno anche le Istituzioni della problematica relativa all’azienda al fine di ottenere il sostegno necessario alle iniziative che si riterrà di mettere in campo per salvare lo stabilimento di Montone e chiederanno ai Comuni, alla Provincia, alla Regione di attivarsi ed al Governo di sbloccare il tetto del patto di stabilità per tutti quegli enti virtuosi, che, non solo sono stati dentro tale limite, ma che hanno anche accumulato risorse che oggi potrebbero essere impiegate rapidamente nel settore dei lavori pubblici, al fine di evitare altre situazioni come quella che stiamo affrontando con la Magnetti Building S.p.a. e che invece rischiano di diventare la normalità nel 2011. Condividi