GUBBIO - Il Comune di Gubbio ribadisce il proprio ‘sì’ al progetto di variante ferroviaria della Orte-Falconara, che prevede l’itinerario Fossato di Vico-Branca-Valfabbrica- aeroporto di Sant’Egidio e il raccordo con la tratta Perugia-Foligno. "Appoggiamo in pieno – commentano la sindaco Maria Cristina Ercoli e gli assessori comunali - l’idea di una linea ferroviaria che avvicini l’Umbria a Roma e ad Ancona, con un baricentro nell’aeroporto internazionale di Sant’Egidio. La previsione di tracciato comprende una fermata a Branca che coprirebbe tutto l’eugubino e servirebbe 300mila residenti in più, con ricadute positive sull’indotto economico e turistico. E’ una proposta che, contrariamente a quanto affermato da qualcuno, non solo ha dei costi di progettazione inferiori ma non danneggia nessuno. Ci impegneremo affinché venga recepito nel prossimo Piano dei trasporti della Regione dell’Umbria e successivamente sottoposto all’approvazione del Governo centrale".
Il progetto, che sta destando molto interesse e varie prese di posizione sia favorevoli che contrarie, è stato presentato ad Assisi nei primi giorni di giugno nel corso di un convegno, al quale aveva partecipato tra gli altri la sindaco Ercoli, sul tema “Futuro delle infrastrutture in Umbria”. La Provincia di Perugia, tramite dichiarazione dell’assessore Stefano Feligioni, ha già dato la propria disponibilità a farsi promotrice di questa nuova idea, e così molti altri enti e comitati di cittadini.
«L’attuale Piano regionale trasporti della Regione – proseguono sindaco e giunta - che scade nel 2012, per le ferrovie prevede il raddoppio della linea Orte-Falconara, il raddoppio della Perugia-Ponte San Giovanni e la velocizzazione della rimanente fino a Terontola, per migliorare i collegamenti ferroviari della Regione con l’Alta velocità. La variante proposta, invece, prevede che da Fossato si crei una fermata a Branca, coprendo quindi tutta la zona dell’Eugubino, per arrivare a Perugia, all’aeroporto. Questa variante, inoltre, si inserirebbe come prolungamento del corridoio europeo 8, in modo da rompere l’isolamento ferroviario dell’Umbria.»
L’ipotesi di variante ha già ottenuto il sì, oltre che del Comune di Gubbio, anche di altri Comuni, che hanno deliberato a favore, anche sulla base della stima dei costi: il progetto attuale costerebbe infatti 2.064 milioni di euro, mentre la variante, su un’area meno accidentata e con un numero inferiore di gallerie necessarie, dovrebbe avere un costo di 1.881 milioni di euro.
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