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“Ammonta a circa 38 milioni di euro la somma destinata nel complesso dalla Regione per la programmazione e l’attuazione di interventi per la realizzazione di un sistema di infrastrutture a banda larga per il superamento del divario tecnologico (digital divide) tra le aree territoriali caratterizzate da diverso sviluppo economico”. Lo ha affermato stamani a Perugia l’assessore regionale alle infrastrutture tecnologiche immateriali, Stefano Vinti, in apertura dell’”Info day” che si è svolto stamani a Perugia su iniziativa dell’assessorato. Scopo della giornata, intitolata, “Crescere con la banda larga”, era quello di promuovere una riflessione e diffondere l’informazione sulla diffusione della banda larga in Umbria come opportunità di innovazione, sviluppo e qualità sociale per il territorio della nostra Regione. L’incontro si è concluso con l’intervento della presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, sono intervenuti, oltre all’assessore Vinti, il direttore regionale Luciano Tortoioli, Endro Martini della Regione Umbria, Sandra Bruno della Doxa, Brunello Castellani e Roberto Prefumo di CentralCom S.p.A., il direttore regionale risorse umane, finanziarie e strumentali, Anna Lisa Doria. Nel corso dell’incontro è stata presentata il primo “capitolo” di una ricerca curata dalla Doxa, sull’uso e diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (Information and Communication Technology-ICT) da parte dei cittadini umbri. UN'OPPORTUNITA' DI SVILUPPO Introducendo i lavori l’assessore Vinti ha evidenziato che “con le tecnologie ICT, si vuole garantire a tutti i cittadini il diritto universale all’accesso indipendentemente dalla dimensione e dalle caratteristiche fisiche del comune di residenza, posto che il territorio umbro è caratterizzato da una presenza capillare di piccoli Comuni (46 comuni su 92 sono sotto i 3.000 abitanti) e da una morfologia prevalentemente collinare e montana”. “Non possono esserci territori di serie A e serie B – ha detto l’assessore – tutti devono cogliere le opportunità offerte dalle tecnologie. E anche alla luce della riforma del federalismo il Governo deve tener conto dei processi virtuosi che hanno già avviato le Regioni. Anche la pubblica amministrazione deve stare al passo e adeguarsi alle nuove prospettive”. Tutto ciò alla luce del fatto che “la disponibilità di reti di telecomunicazione a banda larga, destinate a collegare le Pubbliche Amministrazioni del territorio regionale - Regione, Province e Comuni - ed aperte anche alle altre amministrazioni, enti ed organizzazioni di diritto pubblico regionali e locali, sulle quali saranno veicolati i sistemi informativi pubblici, è ormai - ha detto l’assessore - uno dei capisaldi strategici dello sviluppo sia in termini di crescita economica, sociale e culturale sia, soprattutto, in termini di qualità dei servizi offerti ai cittadini”. Il direttore regionale per l’Ambiente, Territorio e Infrastrutture, Luciano Tortoioli, ha precisato che “tale disponibilità di reti si esplica attraverso due azioni complementari da realizzare nel breve periodo e lungo periodo”. “Occorre superare, in particolare per le zone di difficile collegamento, ogni forma di digital divide di primo livello, adottando di volta in volta le tecnologie, anche di tipo wireless, ritenute più idonee a raggiungere in tempi rapidi una copertura della connettività quanto più estesa possibile – ha sottolineato Tortoioli - Nel medio-lungo periodo invece, bisogna realizzare una rete regionale in fibra ottica di nuova generazione, la cosiddetta NGN (Next Generation Networks), per garantire la capacità necessaria alla distribuzione di contenuti ad alta definizione”. “Ma per tutto ciò - ha concluso - è necessario, e qui l’assessore di cui si apprezza la passione con la quale ha preso in mano la materia, può sicuramente essere determinante, affinché si condivida ai livelli più alti, la scelta di una strategia, di una vision, comune e condivisa che possa continuare a guidare la realizzazione di una così importante infrastruttura”. Condividi