I difensori di Dante Brunetti, l'uomo di 60 anni accusato dell'omicidio volontario della badante russa Svetlana Kovchnikova (57) trovata morta il 14 giugno nei pressi della fermata dell'autobus in via Cortonese, hanno chiesto stamani ai giudici del tribunale del riesame di Perugia la revoca della custodia cautelare in carcere per l'eugubino. Gli avvocati Lino Ciaccio e David Furia hanno sostenuto l'insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza nei confronti del loro assistito che risulta l'unico indagato per l'omicidio. I giudici del riesame si sono riservati la decisione che potrebbe arrivare nelle prossime ore. La squadra mobile, coordinata nelle indagini dal pubblico ministero Angela Antonella Avila, prosegue comunque gli accertamenti su Brunetti ma anche in altre direzioni mentre si attendono ancora i risultati degli esami di laboratorio su alcuni reperti. Condividi