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PERUGIA - Nuove Frontiere tra High Tech e Post Genomica, è il tema che verrà trattato Venerdì 2 luglio al Convegno "Fisica e radioterapia organizzato dal responsabile della Struttura Complessa di Fisica Sanitaria dell’Azienda Ospedaliera di Perugia dr Gianni Gobbi e dalla Professoressa Cynthia Aristei, Professore Ordinario di Radioterapia presso l’Università di Perugia e responsabile della Struttura Complessa di Radioterapia Oncologica dell’Azienda Ospedaliera di Perugia. La radioterapia ha un ruolo fondamentale nel trattamento di molti tumori, sia come sola ipotesi terapeutica che associata alla chirurgia o a terapie sistemiche. Apparecchiature sempre più sofisticate consentono di erogare alte dosi di radiazioni al volume bersaglio, salvaguardando i tessuti sani a rischio di tossicità. La condizione perché il trattamento radiante sia correttamente somministrato è quella di individuare sia il volume che deve essere irradiato che gli organi che devono essere preservati. A questo proposito in radioterapia vengono generalmente utilizzate le immagini della tomografia computerizzata (TC). Tuttavia, in determinati distretti corporei, le immagini della TC non consentono di definire con precisione l’estensione della malattia e alcune strutture sane critiche. Per superare questo gap vengono impiegate immagini di risonanza magnetica (RM) o della tomografia ad emissione di positroni (PET). Una volta definiti i volumi, utilizzando sistemi computerizzati, viene individuata la migliore modalità di erogazione del trattamento radiante. Queste attività richiedono una stretta collaborazione tra il radioterapista oncologo e il fisico sanitario. Negli ultimi anni si sono realizzati processi di elevato sviluppo tecnologico nei sistemi di pianificazione ed erogazione del trattamento radiante, con l’immissione sul mercato di apparecchiature sempre più complesse, capaci di somministrare trattamenti sempre più conformati: si rende pertanto necessaria una sempre più affinata integrazione tra il fisico sanitario che deve saper gestire le nuove apparecchiature e il radioterapista oncologo al quale è richiesta la capacità di saper offrire al singolo paziente il tipo di trattamento più indicato per la sua patologia. Di tutte queste problematiche si discuterà nel Convegno del 2 luglio, in programma presso la Biblioteca del Convento di S.Francesco a Monteripido e al quale hanno dato la loro adesione i maggiori esperti nazionali e internazionali di una disciplina sempre più attuale. Condividi