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UMBERTIDE - L'amministrazione comunale di Umbertide ''intende dare il proprio contributo alla sete di giustizia che ha animato tutti in questi quattro anni valutando l'opportunita' di costituirsi parte civile al processo'' a carico dei sei presunti responsabili dell'omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio, ucciso nel corso della rapina del 30 gennaio 2006 ad una banca della citta'. In un comunicato, il sindaco Giulietti ribadisce che l'arresto dei presunti assassini ''allevia il sapore amaro dell'impunita' a uno dei piu' gravi crimini a cui la nostra citta' abbia avuto la sventura di assistere. Rinnoviamo la nostra solidarieta' a tutta la famiglia per i segni che inevitabilmente dovra' portare per la perdita, nonche' all'Arma dei Carabinieri. ''L'offesa arrecata alla citta' - dice Giulietti - e' stata enorme. La serenita' della nostra Umbertide e' stata violata in maniera irreparabile, il danno d'immagine e' stato incalcolabile. Vedere associato il nome della nostra citta' al piu' efferato dei crimini e' stata una ferita profonda, che merita di essere valutata anche in sede giudiziaria. Un processo che il Comune di Umbertide ha intenzione di seguire, anche costituendosi parte civile, affinche' il legittimo desiderio di giustizia della famiglia e della citta' di Umbertide sia soddisfatto fino all'ultimo grado di giudizio''. Condividi