PERUGIA - Green economy, internazionalizzazione delle imprese ed un nuovo impulso al turismo tramite la valorizzazione artistica e culturale dei tesori dell’Umbria. Sono solo alcune delle linee guida emerse questa mattina durante il convegno “Modernizzare per competere: dalle idee ai progetti, dai progetti alle azioni” che si è svolto presso il salone d’onore di Palazzo Donini. L’iniziativa organizzata congiuntamente da quattro parlamentari umbri: Mauro Agostini, Francesco Ferrante, Sandro Gozi e Walter Verini, è stata appositamente promossa proprio all’avvio della legislatura regionale ed alla vigilia di una nuova stagione congressuale del Pd, si pone come strumento utile per le classi dirigenti umbre per una riflessione che vada nel segno della concretezza delle scelte di governo più prossime. Ad aprire i lavori l’introduzione di Walter Verini che ha sottolineato come “oggi occorra il coraggio vero del riformismo ed una politica capace – ha detto - di aprirsi alla società: il centrosinistra governa in un numero minore di regioni per questo quello che facciamo in Umbria può rappresentare ancora di più un contributo di valore nazionale”. Il presidente della Provincia di Perugia, Marco Vinicio Guasticchi, ha poi posto l’accento sul tema delle energie rinnovabili, “passare dalle parole alla pratica - ha affermato – per sollecitare un nuovo rapporto fra le istituzioni e le forze attive presenti sul territorio”, ricordando il progetto fotovoltaico da sette megawatt pensato per l’ex miniera di Pietrafitta. A fargli eco Gianluigi Angelantoni, “la green economy e le energie rinnovabili come propulsore futuro dell’economia” ha detto. Subito dopo è stata la volta di Francesco Ferrante e Sandro Gozi, il primo ha attaccato duramente la politica economica del governo, “non si fa menzione in alcun modo alla green economy ma gli enti locali invece ne sentono il bisogno”, mentre Gozi ha definito la manovra “socialmente iniqua”. Mauro Agostini dal canto suo ha posto particolare attenzione al bisogno di apertura dell’economia umbra verso nuovi mercati, definendo questo particolare momento di crisi “un tornate della storia per l’Umbria”, “dobbiamo avere il coraggio del riformismo”. Dello stesso avviso Bruno Bracalente, Francesco Clementi e Luca Ferrucci che hanno sottolineato come ci sia bisogno di coerenza fra innovazione e azione concreta di governo e come la “competitività regionale” possa essere aumentata grazie ad una forte politica di internazionalizzazione delle imprese. Ad interloquire e raccogliere questa sfida il sindaco di Perugia Wladimiro Boccali, “siamo una terra di turismo ed arte, dobbiamo professionalizzare queste competenze”. I lavori sono stati chiusi con l’intervento della presidente delle regione Umbria Catiuscia Marini che ha sottolineato come per evitare una “cronicizzazione della crisi” ora più che mai sia necessario guardare avanti ed avviare un processo di riforme endoregionali. Condividi