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PERUGIA - Sono 4 le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite alle prime ore di oggi da parte dei carabinieri del Ros e del reparto operativo per l'omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio e il ferimento dell'appuntato Enrico Monti, intervenuti per impedire una rapina alla filiale della Mps di Umbertide, il 30 gennaio 2006. Si tratta dei componenti di quello che e' stato definito un "gruppo di feroci rapinatori", tutti sardi, capeggiati da Raffaele Arzu che, prima del suo arresto avvenuto l'8 dicembre scorso nel Nuorese, era inserito nella lista dei 30 ricercati piu' pericolosi d'Italia. I dettagli sulle indagini e sull'operazione di oggi sono stati forniti in una conferenza stampa al comando provinciale dell'Arma di Perugia, alla presenza del vice comandante del Ros, il generale Mario Parente, del comandante del reparto operativo di Perugia Pierugo Todini e dei sostituti procuratori Antonella Duchini e Giuliano Mignini. I provvedimenti cautelari sono stati emessi nei confronti di Arzu, Pietro Pala, Fabrizio De Montis e Pietro Roberto Fragata. Quello che e' considerato quinto elemento della banda che partecipo' alla rapina di Umbertide, Ivo Carta, e' stato ucciso a colpi di fucile il 14 luglio 2006 a Orune (Nuoro). Un quinto provvedimento cautelare e' stato infine emesso nei confronti del sovrintendente della polizia penitenziaria di Perugia, Gian Marco Mascia, per favoreggiamento. "Il suo ruolo - e' stato precisato dagli inquirenti - non e' comunque legato all'episodio dell'omicidio". Arzu, Fragata e Pala si trovano in carcere perche' condannati in primo grado per il tentato omicidio di una guardia giurata durante la rapina al supermercato Pam di San Marco, a Perugia, nell'aprile 2007. Proprio dagli elementi raccolti in quella e in diverse altre rapine attribuite alla banda hanno permesso di risalire al gruppo criminale. Dalla ricostruzione dell'episodio di Umbertide, e' emerso che ad assaltare la Mps sono stati tre rapinatori armati, mentre almeno altri tre attendevano fuori per favorire la fuga. All'arrivo dei carabinieri c'e' stato un primo conflitto a fuoco con i tre che erano all'interno dell'istituto, ma e' stato l'intervento di chi attendeva fuori a causare la morte di Fezzuoglio e il ferimento di Monti. Da quanto emerso dalle indagini, in particolare, fu Pala ad imbracciare il kalashnikov e a sparare. "Siamo soddisfatti perche' oggi c'e' stata la risposta dello Stato di fronte a un'aggressione brutale che ha portato alla morte di un suo servitore". Il sostituto procuratore di Perugia, Antonella Duchini, ha commentato cosi' gli arresti dei componenti della banda ritenuta responsabile dell'omicidio del carabiniere Donato Fezzuoglio. Alla memoria del militare e' stata intitilata oggi la nuova caserma dei carabinieri di Ponte San Giovanni, frazione del capoluogo umbro. "Gli arresti di oggi non serviranno alla famiglia a riavere il loro caro - ha concluso Duchini - ma la scoperta della verita' sara' importante anche per loro". Condividi