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di Pagio - dazebao.org BRUXELLES – Nella giornata di giovedì 24 la polizia belga ha effettuato un’operazione antipedofilia nell’arcidiocesi di Malines-Bruxelles. La procura di Bruxelles ha disposto una perquisizione negli uffici dell’arcivescovato e in diverse abitazioni private, tra cui quella del cardinale Danneels, ex primate del Belgio, al quale è stato sequestrato il computer. Tutto sarebbe partito dalle accuse che denunciano abusi su minori commessi da alcuni esponenti della chiesa belga. Sequestrati ben 450 documenti della ‘Commissione Adriaensses’ creata per esaminare i casi di abuso sessuale nella chiesa. Primate del Belgio: 'Tolleranza zero' “Recentemente abbiamo raccolto diverse accuse di abusi sessuali su minori commessi da un certo numero di gente di chiesa”, ha detto uno dei portavoce della procura di Bruxelles, Jean-Marc Meilleur. La polizia avrebbe quindi perquisito gli uffici dell'Arcivescovado di Malines-Bruxelles per circostanziare le accuse. Una parziale conferma è arrivata anche dal vice procuratore generale di Bruxelles, Jean Marc Best, che non ha comunque fornito nessun ulteriore dettaglio. L'arcivescovado di Malines-Bruxelles è il fulcro della chiesa cattolica belga. Il suo arcivescovo, Andre Joseph Leonard, ad esempio è anche Primate del Belgio e Presidente della Conferenza dei Vescovi del Belgio. La perquisizione disposta dagli inquirenti belgi è avvenuta mentre i vescovi erano riuniti per la Conferenza episcopale. Già qualche mese fa la chiesa belga era finita nell’occhio del ciclone per una vicenda di abusi sessuali. Allora fu coinvolto il Vescovo di Bruges che ammise di aver abusato a lungo di una minorenne. Il clamore costrinse il prelato a dimettersi. Dopo quella vicenda centinaia furono le denunce presentate alla commissione Adriaensses, tanto che il Vescovo Leonard promise una politica di tolleranza zero. Aver voluto perquisire gli uffici della commissione Adriaenssens è il più limpido indicatore della voglia della procura belga di andare fino in fondo a questa storia. D’altro canto nemmeno il cardinale Godfried Danneels si è opposto alla perquisizione. L'alto prelato non è stato interrogato ma, stando alle dichiarazioni del suo portavoce, Danneels non si è opposto nemmeno al sequestro del pc in quanto "la giustizia deve proseguire il suo corso". Da ricordare che nel mese di maggio, i vescovi del Belgio hanno chiesto scusa alle vittime dei preti pedofili , sia per l'aggressione, ma anche per il silenzio dei leader della chiesa. Condividi