PERUGIA - Il gup di Perugia Nicla Flavia Restivo ha rinviato a giudizio 26 persone accusate a vario titolo di avere commercializzato in Umbria e in altre regioni bovini destinati alla macellazione e al successivo consumo alimentare, spacciandoli come appartenenti a razze pregiate, principalmente Chianina, mentre invece erano di minore qualita'. Dagli accertamenti dei carabinieri del Nas dell'Umbria era emerso che gli animali erano privi delle relative caratteristiche morfologiche, degli obbligatori certificati d'intervento fecondativo e dei marchi auricolari (che sarebbero stati falsificati e contraffatti). Nel 2007 i militari eseguirono 13 ordinanze di custodia cautelare (due in carcere), su richiesta del pubblico ministero Manuela Comodi. Tutti sono comunque tornati liberi. I reati ipotizzati dalla procura di Perugia sono associazione per delinquere, falso, adulterazione e contraffazione di sostanze alimentari, commercio di sostanze alimentari nocive e frode nell'esercizio del commercio. Condividi