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PERUGIA - La Cgil dell'Umbria e' pronta a scendere in piazza contro la manovra del governo con le due manifestazioni provinciali che si terranno venerdi' prossimo a Perugia e Terni. A Perugia un corteo si formera' a partire dalle 9.30 in piazza Partigiani, con la manifestazione in piazza della Repubblica alle 11. Parteciperanno Filomena Trizio della segretaria nazionale Nidil Cgil e la segretaria regionale dell'Associazione nazionale magistrati, Manuela Comodi. A Terni sara' piazza della Repubblica a fare da cornice allo sciopero dalle 11, alla presenza di Fabrizio Solari, della segreteria nazionale Cgil. Il segretario regionale Mario Bravi ha ricordato le ragioni che vedono mobilitate le Camere del lavoro delle due province. La particolarita' dello sciopero generale umbro risiede nella durata di otto ore, rispetto alle quattro previste nella maggior parte delle regioni italiane. Cosi' la segreteria regionale ha sottolineato ''gli effetti della manovra particolarmente pesanti proprio a livello locale''. In proposito Bravi ha richiamato uno studio pubblicato da Lavoce.info a cura di Tito Boeri, dove si calcola l'incidenza della manovra nelle singole regioni. ''L'Umbria e' la terza regione piu' colpita a livello nazionale - ha detto quindi Bravi -. Se i tagli ricadranno su ogni cittadino in media per 87 euro, in Umbria il peso pro-capite sara' di 130 euro, circa il doppio rispetto alle Marche. Prima di noi ci sono solo Molise e Basilicata. Impossibile non leggere l'attacco al modello di coesione sociale che ci caratterizza''. La manovra, secondo Bravi, colpisce l'Umbria anche sul versante occupazionale in un momento gia' critico: ''Dal 2000 al 2008 il nostro tasso di occupazione e' passato dal 60 al 65 per cento, un dato positivo malgrado il Pil in media piu' basso della media nazionale. Ora, dopo la perdita di migliaia di posti di lavoro, questo dato sara' ancor piu' messo in discussione. Ecco perche' non ci possiamo limitare a prendere atto dei tagli e a ragionare solo di razionalizzazioni, dal settore dei trasporti pubblici agli assetti degli enti locali''. Quindi lo sciopero ''non sara' solo di protesta ma anche di proposta'', fornendo l'occasione per ''invitare le istituzioni e le forze imprenditoriali a definire in Umbria un piano per il lavoro, prima emergenza di questa realta'''. La mobilitazione del 25 trova una Cgil ottimista sul piano dei numeri, alla luce della ''partecipazione altissima alle assemblee fin qui svolte, cui hanno aderito anche iscritti della Cisl e della Uil'', come sottolineato da Vasco Cajarelli della segreteria regionale. ''E lo sciopero servira' anche ad allargare la consapevolezza di tutti i cittadini sulla reale consistenza della manovra'', ha concluso Bravi. Condividi