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ROMA - "Indipendentemente dal risultato del referendum, che e' una pistola puntata contro la tempia dei lavoratori, a Pomigliano si sta consumando un vero e proprio delitto contro la Costituzione, i diritti di cittadinanza, senza alcun rispetto per gli uomini e le donne che lavorano. La Fiat ha molti pesi sulla coscienza. Dai reparti-confino inventati da Valletta per punire i lavoratori piu' battaglieri, alla farsa della marcia dei 40mila quadri, gestita e finanziata dalla Fiat stessa, al godimento e sperpero dei finanziamenti pubblici di cui si e' avvalsa come nessun altro imprenditore in Italia. Ma la vicenda di Pomigliano supera ogni limite e non sara' dimenticata. I padroni della Fiat rivendicano i loro profitti in nome di un progresso che e' fatto solo dei quattrini che si mettono in tasca, facendo a pezzi il movimento operaio, mentre un governo corrotto e corruttore sta a guardare questo sfacelo con inerzia e compiacimento". Condividi