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TERNI - ''Occorre fare tutto il possibile affinche' si realizzino le condizioni che possono salvaguardare l'occupazione e insieme prospettare un futuro industriale e sostenibile dell'intero polo chimico ternano''. E' quanto Francesco Ferrante, senatore del Pd eletto in Umbria, ha espresso in una missiva indirizzata a Gianni Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, lamentando ''la perdurante assenza di un Ministro per le Attivita' Produttive e lo Sviluppo Economico che rischia, tra le altre cose, di pregiudicare la soluzione di una vertenza delicatissima e decisiva per il futuro della citta' di Terni, qual e' quella legata all'impianto industriale della Lyondell Basell''. ''Non e' accettabile - ha aggiunto Ferrante - che una multinazionale possa pensare di chiudere l'attivita' addirittura impedendo che la stessa continui ad esistere tramite altri operatori. Il Governo italiano non puo' e non deve accettare questo diktat, il nostro Paese non e' una colonia e quindi Le chiedo di intervenire perche' sia chiaro alla dirigenza americana della Basell che il futuro dello stabilimento ternano deve essere deciso in Italia''. Il senatore, nel ribadire quanto proposto ''fin dall'inizio di questa vicenda, che l'unica possibilita' per il salvataggio della chimica a Terni fosse l'intervento dell'industria, gia' presente a Terni'' auspica che affinche' ''questa ipotesi industriale possa andare a buon fine si impedisca che l'atteggiamento della dirigenza americana della Basell ostacoli il piano industriale che costituisce la scelta che puo' garantire il futuro migliore per lo stabilimento e conseguentemente per tutto il polo chimico ternano''. Condividi