PERUGIA - Beni per un valore di 700mila euro sono stati confiscati dalla guardia di finanza di Perugia su delega della Procura generale presso la Corte d'appello del capoluogo umbro, a un perugino di 44 anni condannato per ricettazione. Tra i beni confiscati vi sono un appartamento a Perugia, un capannone industriale, una motocicletta, cinque auto, tre societa' e quattro conti correnti bancari. L'operazione, denominata 'Hyena' ha visto l'applicazione dell'articolo 12 sexies della legge 7 agosto 1992 numero 356 che, in caso di condanna per determinati 'gravi reati', tra cui la ricettazione, prevede la confisca di denaro, beni o altre utilita' di cui il condannato non puo' giustificare la provenienza. Le indagini, condotte dai finanzieri nell'arco di un anno, hanno comportato l'esame di una vastissima mole di dati ed elementi tesi alla ricostruzione dei patrimoni illecitamente acquisiti e hanno evidenziato - sostengono gli investigatori - un valore dei beni posseduti sproporzionato rispetto alle esigue fonti di reddito dichiarate ufficialmente dalla persona indagata. L'intero patrimonio sequestrato e' stato affidato a un amministratore giudiziario nominato dalla Procura generale presso la Corte d'appello. Le indagini sono state coordinate dal sostituto procuratore generale Giancarlo Costagliola. Condividi