PERUGIA - La Fillea Cgil di Perugia "esprime forte preoccupazione sull'andamento dei lavori del 2° maxi lotto del Progetto Quadrilatero affidato alla Societa' di Progetto Dirpa S.c.r.l., cioe' il completamento dell'asse viario Perugia - Ancona, statali 76 e 318". Lo scrive in una nota il segretario generale della Fillea Cgil Perugia, Gianni Fiorucci.
"Questo cantiere, attualmente tra i piu' grandi a livello nazionale, cade nel periodo piu' difficile del settore, colpito piu' di altri dalla crisi globale. Per questo l'avvio dei lavori rappresenterebbe un importante risposta in termini di opportunita' occupazionali e di ricadute sull'indotto, oltre che un importante passo in avanti verso la realizzazione di un'opera infrastrutturale vitale per la regione dell'Umbria e in particolare di un territorio come quello dell'Alto Chiascio, tra i piu' colpiti dalla crisi. L'opera costa 350 milioni di euro di cui circa 250 per la parte nella provincia di Perugia. Un investimento che potrebbe creare circa 2.200 posti di lavoro, fra diretti e indiretti. Ad oggi pero' sono impegnate nei lavori soltanto una settantina di persone".
"E' inconcepibile che una delle poche opere finanziate non veda partire i cantieri, con il rischio che il Governo Berlusconi ritiri i finanziamenti alla stessa opera. La Societa' Dirpa deve dimostrare di essere in grado di eseguire i lavori e la Committente 'Quadrilatero' di controllare il rispetto dei tempi, dato che assistiamo ormai a ritardi abbondantemente fuori da ogni previsione".
Il tratto umbro, sottolinea Fiorucci "e' completamente autorizzato e non ci sono interferenze che impediscono l'avvio dei lavori". "Guardando i pochi cantieri in attivita' sembra di assistere ad una corsa di cavalli con una serie infinita di false partenze. Essendo il progetto 'Quadrilatero' organizzato su sistemi innovativi che si basano anche su finanziamenti privati, un progetto realizzato a meta' sarebbe il fallimento e lascerebbe nel territorio soltanto le ferite dei lavori e non gli eventuali benefici derivanti da una nuova infrastruttura".
"Chiediamo alla provincia di Perugia, alla Camera di Commercio e alla Regione dell'Umbria, che sono anche soci della Societa' Quadrilatero -conclude- di intervenire per chiedere il rispetto dei tempi previsti dalla realizzazione dei lavori. Non ci possiamo permettere fra qualche mese di recriminare di fronte all'ennesima opera 'incompiuta'".
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