Uil-Fpl Umbria/ I risparmi derivanti dall'equiparazione dell'età pensionabile vengano almeno spesi in servizi per le donne

PERUGIA - ''Almeno i risparmi derivanti vengano interamente destinati ad aumentare i servizi sociali per la conciliazione dei tempi vita-lavoro e per favorire l'accesso delle donne nel mercato del lavoro''. E' l'auspicio espresso da Marco Cotone, Segretario della Uil-Fpl dell'Umbria, che interviene nel dibattito derivante dalla ''brusca decisione di anticipare al 2012 l'equiparazione dell'eta' per la pensione di vecchiaia di uomini e donne'', che ''si abbattera' ancora una volta su uno dei segmenti del mercato del lavoro piu' debole, sulle lavoratrici del pubblico impiego''. Per l'esponente sindacale ''sommando la manovra economica e questa accelerazione voluta dall'UE, le lavoratrici verranno doppiamente penalizzate, la loro busta paga rimarra' bloccata per 3 anni e in oltre 10.000 non potranno piu' andare in pensione entro il 2017, non raggiungendo i requisiti necessari.'' Il segretario regionale della Uil-Flp sottolinea come il sindacato ''non sia mai stato contrario al merito della questione, prendendo in considerazione eventuali ritocchi sull'eta' pensionabile, ma solo se questo avrebbe valso a risolvere una volta per tutte la partita dei lavori usuranti e la garanzia di un importo piu' dignitoso delle pensioni. Pero' nutriamo forti perplessita' sulle modalita'''. ''La normativa vigente - ha spiegato - permetteva di raggiungere lo stesso obiettivo, ma con gradualita' e flessibilita'. Adesso che siamo davvero obbligati ad ottemperare, dobbiamo almeno salvaguardare quelle lavoratrici che dopo essersi sobbarcate le conseguenze della carenza di servizi si vedono ora, di botto, anche raddoppiato il periodo di tempo che le separa dal pensionamento''. ''La vera parita' - conclude - non si ottiene a suon di imposizioni, ma attraverso un confronto serio e responsabile tra Governo e parti sociali, che, al momento, e' mancato. Le donne del pubblico impiego non possono contribuire ad aumentare le casse dello Stato e a non ottenere nulla in cambio. Ci auguriamo che, nella conversione del decreto, ci siano i segnali di un netto cambio di passo''.