PERUGIA - C' e' anche Maria Grazia Lungarotti fra le 'Donne motore per lo sviluppo' - questo il tema della 22/a edizione del Premio Bellisario - che verranno premiate venerdi' prossimo con la Mela d'Oro in una cerimonia all'auditorium della tecnica di Confindustria di Roma, alla presenza dei ministri Giulio Tremonti e Maurizio Sacconi. I riconoscimenti della Mela d'oro vengono assegnati a imprenditrici, manager, professioniste - nel tempo sono state 360 - che con la loro determinazione, impegno e talento hanno contribuito allo sviluppo e al sostegno dell''Italia, tenendo alto il nome del Made in Italy. E proprio per la sezione Made in Italy e' stata premiata quest'anno Maria Grazia Lungarotti che dalla meta' degli anni `60 e' una figura di riferimento per la viticultura da una parte e per la cultura dall'altra. La sua grande intuizione - e' detto in una nota - e' stata quella di capire come il vino non fosse solo un prodotto della terra ma un segno vivo di cultura. Da allora il suo impegno si e' profuso per tenere intrecciate queste due realta' e farle crescere insieme. Nel mondo del vino attraverso la promozione delle etichette dell''azienda vitivinicola di famiglia (per esempio sua e' la creazione del nome Rubesco, oggi sinonimo di un grande rosso italiano), nella mondo della cultura attraverso la creazione a Torgiano del Museo del Vino, nato nel 1974 e insignito di numerosi riconoscimenti e premi, e del MOO, Museo dell'Olivo e dell'Olio che compie quest'anno dieci anni. ''Un premio cosi' prestigioso non puo' che rendermi felice e onorata. Oltre all'impegno di tanti anni di lavoro intenso e appassionato, viene premiato con me anche un settore importante dell'economia italiana: il vino che e' parte viva della cultura del nostro Paese'' commenta Maria Grazia Lungarotti. Condividi