"Finalmente le posizioni di Fisascat Cisl,Filcams Cgil e Uiltucs Uil cominciano ad essere recepite anche dal mondo della GDO (grande distribuzione organizzata). La presa di posizione congiunta del sindacato e di Coop Centro Italia sul ridare centralità alla domenica come giorno di riposo e' indubbiamente il riconoscimento di una battaglia che da anni la Fisascat a livello nazionale e territoriale cerca in tutti i modi di affermare". Con queste parole il segretario gebnerale regionale della Fiscat Cisl Umbria, Valerio Natili, ha commentato la firma stamani di un protocollo assieme a Coop Italia che prefigura un'azione congiunta al fine di rendere effettiva la chiusura degli esercizi commerciali nei giorni festivi.
"Rivedere un modello di vita non incentrato sul consumismo e riconoscere anche agli operatori del settore il diritto di passare la domenica in famiglia è per noi questione fondamentale - sostiene Natili. A questo punto serve allargare il consenso intorno a questa iniziativa coinvolgendo anche gli altri attori del settore (Confcommercio) così da presentarsi uniti di fronte al Governo regionale per chiedere la modifica della normativa servizi là dove concede la possibilità di aperture in deroga. Per noi questo accordo è un punto di partenza per rivendicare uno stile di vita e per riconoscere ai lavoratori del settore la libertà di vivere la domenica come un giorno di riposo e riflessione".
Questo il testo del documento sottoscritto:
La crisi strutturale ha aperto nuovi scenari per la vita dei cittadini, per le condizioni dei lavoratori e per gli stili di consumo. Occorrono segnali che invertano la tendenza in atto.
Si è aperta una fase in cui il futuro delle nuove generazioni non è più assicurato da un continuum di sviluppo e di crescita.
Occorre che tutte le organizzazioni democratiche – ciascuna nella propria autonomia e nella propria identità di missione e di visione – modifichino gli schemi culturali al fine di costruire nuovi orizzonti di sobrietà e nuovi stili di vita.
Il consumismo degli anni ’80 e ’90 del secolo passato e l’illusione di un progresso continuo in grado di assicurare occupazione e reddito alle famiglie sono ormai un ricordo del passato. Il vivere al di sopra delle proprie possibilità di alcuni ceti sociali, l’allargarsi delle differenze sociali nel mondo sviluppato e l’emergere da protagonisti di nuovi popoli sullo scenario del mercato mondiale pongono l’esigenza di un nuovo e più equilibrato modello di sviluppo.
È tempo quindi di affermare un nuovo approccio ai consumi basato sulla sostanza e non sulla forma o sull’immagine e che si fondi sulla persona più che sul consumatore. Una persona che abbia “tempo libero”: libero dal lavoro, libero dal consumismo modaiolo, libero dallo stress, libero dal dover innestare sempre una marcia in più in quello che è stato definito il mondo moderno.
È tempo che le domeniche e i giorni festivi siano riservati agli affetti, allo svago, alla cultura, al divertimento e alla professione, per ciascuno, della propria fede.
Per questo motivo si incrociano oggi vecchi diritti e nuovi orientamenti. Le Organizzazioni Sindacali hanno da sempre difeso il valore del lavoro e il diritto dei lavoratori a godere delle giornate festive. Coop Centro Italia oggi si impone un nuovo orientamento anche a seguito della crisi e per favorire e precorrere stili di vita sobri.
Dal coniugarsi di vecchi diritti e nuovi orientamenti nasce l’impegno delle Organizzazioni Sindacali e di Coop Centro Italia nel fare in modo che si apra, sulla chiusura domenicale e festiva degli esercizi commerciali in tutta la regione, un dibattito serio e proficuo che possa diventare un confronto di idee e di coerenti comportamenti.
All’uopo le Organizzazioni Sindacali FILCAMS-CGIL, FISASCAT-CISL, UILTUCS-UIL e Coop Centro Italia sottoscrivendo il presente protocollo d’intesa si impegnano a promuovere appositi pubblici incontri-dibattito per ascoltare l’opinione delle Istituzioni, delle forze politiche, delle forze sociali e delle comunità civili e religiose.
Le stesse Organizzazioni Sindacali e Coop Centro Italia si impegnano altresì a promuovere le apposite iniziative - anche legislative - in grado di trasformare in termini di diritto quella che auspichiamo possa essere una prevalente opinione pubblica: la chiusura domenicale e festiva degli esercizi commerciali.
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